Reina: “Napoli meglio di Monaco. Mi piace essere leader, litigherò con Sarri, vi spiego perchè…”

In un’altra vita Pepe Reina deve essere nato a Napoli, tanto è viscerale l’amore che lo lega a questa sua seconda casa. Per far capire meglio in Spagna il suo rapporto con Napoli, Reina in una trasmissione tv scelse un dialogo del film Benvenuti al Sud. Con Siani che spiegava a Bisio: “Quando un forestiero arriva qui, piange due volte. Quando arriva e quando parte”. Ed era commosso mentre raccontava l’aneddoto.

Veniva spesso a Napoli lo scorso anno. Le mancava?
“A Monaco di Baviera sono stato bene. Però è dura quando non si gioca e star fuori ti permette di apprezzare di più quello che avevi prima. Sono felice che il Napoli mi abbia voluto di nuovo”.
Napoli è una città difficile.
“Una volta che arrivi a Napoli e impari a conoscerla, la accetti e la apprezzi per quello che è: fantastica, caotica, a volte anche folle”.
De Laurentiis una volta disse che se n’era andato perché sua moglie non si trovava bene.
“Il rapporto col presidente è davvero buono. Disse una cosa sbagliata. Magari aveva fatto confusione, feci un tweet per chiarire”.
Arrivò per Benitez, ora è tornato con Sarri. Le prime impressioni sul nuovo allenatore?
“Va per la strada giusta, dice le cose in faccia, come me. Gli ho detto che potremmo avere dei diverbi, ma preferisco dire sempre ciò che penso ogni giorno”.
Rafael e Andujar lo scorso anno hanno faticato. Ma è così difficile fare il portiere a Napoli?
“È un ruolo ingrato. Loro non hanno fatto male, semmai è tutta la squadra che ha avuto difficoltà”.
Curiosità. È vero che colleziona maglie da calcio?
“Ne ho più di 400 a casa. Da Messi a Zidane, passando per Pirlo, Figo, Iniesta… Sono felicissimo di avere quella dei miei amici Paolo Cannavaro, Mertens e Xabi Alonso”.
A proposito di Xabi. Ha detto di lei: “Reina non è un semplice giocatore, ma è una squadra”.
“Lo ringrazio. Ricevere complimenti da chi ha vinto tutto ti riempie di orgoglio. Mi piace essere leader. Mi viene naturale”.

Fonte: gazzetta.it

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

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