Antonio Corbo scrive sul momento del Napoli nel suo editoriale per Repubblica, Il Graffio
Comincia invece sabato a Udine un campionato diverso: riparte dal sesto posto con 9 punti meno della Juve. La rimonta è ancora possibile se società, allenatore e squadra si convincono: l’attuale bilancio e l’addio alla Champions sarebbero una disfatta per tutti. Il club che sale verso un fatturato di 230 milioni rischia di perderne oltre 50, oltre a rispettare il monte ingaggi molto più alto. Sarà inevitabile ridimensionare il mercato. Fondate le preoccupazioni del presidente.
Ma anche Sarri si gioca tutto: la carriera. Sommerso di elogi, apprezzato per il secondo posto e l’eleganza del gioco, gratificato per il recupero commerciale di Higuain ed altri, oggi Sarri fa discutere per non aver fuso in tempo vecchi e nuovi. L’infortunio di Milik non giustifica il crollo in classifica, vi sono altri motivi. La gestione di Gabbiadini travolto da sostituzioni e sfiducia, l’attesa di alcuni acquisti, l’insolita serie di malanni muscolari che coincide con l’arrivo di 4 nuovi collaboratori scelti proprio da Sarri. Da Albiol a Giaccherini mai così lenti i recuperi di forma.
Si è intanto acuita la tensione. Il presidente da sempre sollecita cambi di formazione e alternative tattiche, l’allenatore insiste sul 4-3-3 travestendo anche Mertens da punta centrale pur di non cambiare. La regola penalizza anche Gabbiadini. Devono tutti adeguarsi al modulo dell’allenatore o lui alle caratteristiche dei giocatori? Bei tempi quando Van Gaal vinceva con il suo “Calcio flessibile”. L’emergenza chiede colpi di fantasia per salvare i punti, anche a danno dell’estetica. Quello che tiene ancora al vertice una Juve mediocre rispetto al suo trend.
In questa revisione delle dinamiche interne, va creato un vero settore giovanile. Possibile che il Napoli non abbia un solo giovane attaccante da inserire? Fino a quando dovranno essere subiti i tentennamenti di maturi artigiani del gol come Pavoletti? Non si esce da Pavoletti e Zaza, possibile? Sorprende poi come Cristiano Giuntoli non accenda i fari sul mercato estero. In tv si vedono cascate di eurogol. Fuori la verità: ha pochi informatori o poteri limitati?