L’edizione online de La Repubblica, pone l’accento sul ricorso del Napoli.
Le basi del ricorso del Napoli, stando al quotidiano, si fondano sulla prova tv:
“Le immagini hanno infatti dimostrato che si era trattato solo di una manata e non c’è traccia nel video della “condotta violenta” ravvisata invece sul campo dall’arbitro Aureliano. Non c’erano dunque gli estremi per l’espulsione diretta, secondo i dirigenti azzurri, anche se il direttore di gara ha ovviamente confermato nel suo referto le ragioni della decisione presa in tempo reale. Il giudice sportivo di primo grado è stato dunque costretto automaticamente ad applicare il tariffario dello stop per due turni. Osimhen si è intanto già scusato con tutti per la sua leggerezza, ma dovrà fare un’esame di coscienza, anche se eviterà la multa da parte del club”.