Spalletti – Il dito dei tifosi puntato contro il mister

Napoli-Lecce ha fatto emergere alcune note negative sulla gestione del gruppo da parte di Luciano Spalletti.

Napoli-Lecce lascia tutti con l’amaro in bocca e la rabbia di assistere ancora una volta alla stessa partita da anni, la piazza punta il dito contro Spalletti. Già nel corso della mattinata di ieri 31 agosto, alcune testate giornalistiche sportive avevano riportato un possibile turnover da parte del Napoli, con la probabile panchina almeno per Kvaratskhelia. Lo scenario di un turnover massiccio al cospetto di un avversario alla portata, ha fatto riemergere vecchi fantasmi di un disastroso Chievo-Napoli. Nonostante il Napoli sia una squadra rivoluzionata rispetto alla passata stagione, Spalletti ha deciso di partire senza elementi che si sono dimostrati importantissimi per lo sviluppo sia in passato che in questo inizio. Lasciare fuori punti di riferimento come Lobotka, Zielinski, Rrahmani, Kvaratskhelia e Mario Rui è stato un azzardo. Spalletti ha corso un rischio enorme cambiando anche sistema di gioco per giunta. 
Gli azzurri stanno diventando squadra, hanno più alternative ed avrebbero bisogno di certezze tattiche, di rodaggi e fiducia, qualcuno anche di trovare una condizione migliore, leggasi Ndombélé. Nel corso del secondo tempo, il Napoli è corso ai ripari passando al 4-3-3 ed inserendo, su tutti, Lobotka, ZIelinski e Kvaratskhelia, ma non è stato sufficiente per abbattere il muro alzato da un ordinatissimo Lecce. Al termine della gara, con giusta ragione, il tecnico di Certaldo ha fatto presente che queste gare vanno sfruttate per dare minuti a tutti, ma va fatto con equilibrio, senza eccessi di ottimismo o di fiducia per una importante prova di carattere. Superare una squadra chiusa senza cinque titolari è qualcosa che è troppo presto da chiedere al Napoli adesso.
All’indomani della gara, sui social e non solo, i tifosi indicano come Luciano Spalletti, il principale responsabile del pareggio interno contro il Lecce , vissuto come una sconfitta perchè la piazza si dimostra stanca di vedere cambiare tutto e non vedere cambiamenti.

Mario Scala

Mario Scala

Il grande giornalista pone le domande giuste per far emergere ciò che altrimenti resterebbe nascosto.

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