by Durante la conferenza stampa di ieri, Benitez ha chiarito ancora una volta alcuni aspetti che riguardano il suo futuro e quello della squadra.
Il tecnico dei partenopei: “Non ho nessuna offerta né interesse se non quello di fare bene contro la Dinamo Mosca e poi in campionato. Ad Aprile deciderò, per ora cerco di vincere qualche partita. Dopo 40 partite esprimiamo ancora un grande calcio. In Europa si affrontano squadre difficilissime, non scommetto ma ho fiducia nel lavoro che facciamo”.
CASTELVOLTURNO: «Sono soddisfatto di vedere una squadra come la nostra affrontare tre competizioni, noi ci siamo e contro la Lazio, che gioca una partita alla settimana, abbiamo giocato con un’intensità tale da essere descritti come uno dei migliori Napoli degli ultimi due anni. E subito dopo contro l’Inter, una delle squadre migliori della Serie A, abbiamo dominato per 70 minuti costruendo sette palle-gol nette per vincere o stravincere».
FUTURO? PARLO AD APRILE – “Parlerò ad aprile, l’intervista a France Football è di un mese fa e io ho detto le stesse cose che vi ribadisco qui. Sono molto contento qui, oggi non ho nessuna offerta o interesse particolare, penso solo a fare bene contro la Dinamo Mosca e poi in campionato. E prima di aprile cerco di vincere qualche partita. Puntare sul Napoli vincente in Europa League? Io non scommetto, ho solo fiducia nel lavoro che stiamo facendo. Valbuena, Samba, Kokorin, Zhirkov sono tutti giocatori di livello altissimo, in Europa le squadre sono fortissime”.
CALCIO BELLISSIMO E DUE TITOLI GIÀ IN BACHECA – “Io sono un professionista, se devo fare interviste le faccio come ho fatto per tutta la mia vita. Per parlare di obiettivi possibili, ribadisco: ‘Spalla a spalla, tutti uniti’ e possiamo andare avanti. Ho letto che con l’Inter avevo fatto un cambio difensivo Mesto-Callejon, che la squadra aveva un calo fisico, che c’è stato un cambio di modulo sbagliato…Non ci siamo. La squadra ha corso più dell’Inter anche in 10, contro la migliore Lazio abbiamo fatto una grande partita, siamo in grande condizione. Se allenassi Lazio, Samp, Inter direi: ‘Guarda questi, hanno fatto 40 partite e ancora fanno 70 minuti spettacolari, sono una squadra difficile’. Se vado al Far West, se faccio un duello con un altro, preferisco colpire 7 volte prima che l’altro colpisca 2 volte. Noi abbiamo un problema, la gestione delle occasioni avversarie, ma questa è una squadra che gioca un calcio bellissimo e ha vinto già due titoli: i tifosi questo mi dicono ogni giorno, mi chiedono di restare. E dopo quando mando il messaggio di restare uniti sento ancora: ‘Ha sbagliato questo, non va bene quest’altro’…»
Fonte: CdS
