Top&Flop – Napoli-SPAL, il migliore ed il peggiore azzurro in campo

Napoli

Napoli-SPAL 1-0. Scritto così sembra un risultato scontato, la storia di una partita senza storia, con due rose dai valori nettamente differenti sulla carta. Eppure il miglior risultato non è stato ottenuto con il minimo sforzo, non è stata una di quelle partite in cui la più grande passa in vantaggio e “nasconde” il pallone. Il Napoli nel finale di gara ha dovuto stringere i denti contro una SPAL apparse sempre ben organizzata e che non si è mai data per vinta fino al triplice fischio dell’arbitro La Penna. Gli azzurri si portano momentaneamente a -5 dalla Juventus ed a +8 dall’Inter bloccata in casa sul pari dal Chievo Verona al 92′. Napoli-SPAL sia di lezione: certe partite contro avversari chiusi, ma che fanno la loro partita, vanno messe in cassaforte e le occasioni ci sono state.

Sin dai primi minuti del primo tempo appare evidente che la SPAL non è arrivata al San Paolo con l’intenzione di cedere il passo con facilità, gli uomini di Semplici sono ben organizzati in campo, pochissimi metri tra le linee di difesa e centrocampo. Gli esterni Lazzari, il migliore tra i ferraresi, e Fares riescono a ben figurare in entrambi le fasi di gioco. Gli azzurri hanno difficoltà nella fitta rete di maglie arancioni e spesso tirano spesso dalla distanza. Al 30′ minuto di gioco Kalidou Koulibaly dimostra che probabilmente il presidente De Laurentiis non esagera nella sua valutazione: finta in scivolata, si rialza e dribblando un avversario in pressione guadagna spazio per la ripartenza del Napoli. A seguito si un problema muscolare per Djourou al 42′ vengono assegnati 3′ di recupero; proprio nel primo di recupero Raul Albiol devia in porta il calcio d’angolo battuto alla destra di Gomis.

Il vantaggio consente al Napoli di giocare con più scioltezza e nel secondo tempo gli azzurri sono più precisi, meno precipitosi e creano più occasioni. Nel primo quarto d’ora della ripresa ci provano Mertens e Zielinski, il belga conquista il calcio d’angolo mentre il tiro del polacco viene murato. Per la SPAL ci sono da registrare le conclusioni di Schiattarella e Lazzari: entrambe richiedono l’intervento di un pronto e reattivo Meret. Al 65′ Rog, già ammonito, esce e lascia il posto a Fabian Ruiz: Zielinski viene spostato al centro. Al 77′ è Paloschi che impegna Meret dopo essere sfuggito ai due centrali azzurri. Un minuto dopo toccherà a Ghoulam rifiatare concedendo spazio e Luperto. Il Napoli ha la più ghiotta occasione di chiudere la partita con Dries Mertens che, dopo aver chiuso una spettacolare triangolazione con Insigne si trova a tu per tu con Gomis, lo supera con un dribbling ma da posizione angolata trova il palo. Semplici lancia Floccari nella mischia, la SPAL non demorde e, nei minuti finali, costringe Meret a compiere le prime vere parate della stagione proprio a sfavore della sua ex squadra. Con due prodezze Meret tiene inviolata la porta e garantisce la vittoria.

TOP – Meret

E pensare che questa partita Alex Meret ha rischiato di non giocarla. Nel corso della settimana il preparatore Nista l’aveva torchiato per valutare l’entità del fastidio alla spalla ma il giovanissimo portiere è pronto, fisicamente e mentalmente, ed evita un pareggio in extremis che avrebbe avuto non poche conseguenze dal punto di vista del morale. Felino!

FLOP – Mertens

Il palo colpito dal belga fa scattare qualcosa nella SPAL, gli uomini di Semplici iniziano a credere che proprio nel finale possa arrivare un inaspettato pareggio. L’errore di Mertens dà coraggio a Lazzari & Co. che rischiano di rovinare la festa azzurra. Poco lucido!

Mario Scala

Mario Scala

Il grande giornalista pone le domande giuste per far emergere ciò che altrimenti resterebbe nascosto.

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