Tutti gli Stadi del Napoli

Gli Stadi della Storia del Calcio Napoli

La Storia del Calcio Napoli non inizia nel 1926. Lo abbiamo già raccontato più volte [1, 2 e 3].

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La maglia del Football Club Napoli (1906) era nerazzura e non bianconera, come potrebbe sembrare dalla foto

Il Naples Football Club, fondato nel 1904 dall’inglese William Poths, non aveva ancora un suo Stadio definito. La sua del resto fu un’attività di tipo amatoriale ed improvvisata. Riuscì, però per ben due volte a vincere la Coppa Lipton (1909 e 1911), competizione che si svolgeva tra le squadre campane e quelle siciliane. La coppa venne definitivamente assegnata al Palermo nel 1915 (poiché si era aggiudicato la competizione per ben cinque volte!).

Le partite giocate in casa vennero prima in Via Campegna, dove ora sorgono le strutture del CUS a Fuorigrotta. Poi dal 1912, quando alcuni soci crearono la nuova società dell’Internazionale Napoli (che disputerà le proprie partite a Bagnoli), il Naples disputò le sue partite ad Agnano. Il 1912 fu un anno importante per entrambe le squadre, perché per la prima volta parteciparono al Campionato di Prima Categoria Campano. In realtà erano le uniche due squadre iscritte. Il Naples vinse contro l’Internazionale per 2 – 1 e per 3 – 2. Poi, avrebbe perso la finale Centro Meridionale contro la Lazio.

La maglia dell'Internazionale Napoli era azzurra, da quella maglia deriva l'azzurro della maglia attuale del Napoli
La maglia dell’Internazionale Napoli era azzurra, da quella maglia deriva l’azzurro della maglia attuale del Napoli

Potremmo dire che la storia del calcio che conta a Napoli, dunque, iniziò nel 1912 e con due squadre diverse.

Nel 1922 le due squadre del Internazionale e del Naplese, separatesi nel 1912 (come dicevamo sopra) si fusero nuovamente, esattamente dieci anni dopo. e sembra solo per questioni di carattere finanziario. Nacuqe così l’Internaples. Nonostante la fusione fu per tre anni il Savoia di Torre Annunziata a dominare il Girone Campano della Prima Categoria.

L’Internaples adottò la maglia azzurra dell’Internazionale. Come stadio, in principio, venne confermata la sede di Agnano, poi dal 1925 si penso di avvicinarsi al Centro della Città. Il nuovo Presidente, l’imprenditore tessile Giorgio Ascarelli, fece disputare le partite presso il nuovo Stadio dell’Arenaccia.

Nel 1926 l’Internaples avrebbe cambiato denominazione in Associazione Calcio Napoli. Nel 1929, poi, Ascarelli avrebbe donato il suo Stadio alla città. Lo Stadio Vesuvio (noto anche come Stadio Partenopeo o Ascarelli) ebbe una storia molto infelice. Edificato presso l’odierna Stazione Centrale fu inaugurato un paio di settimane prima della morte del Presidente Ascarelli che lo aveva voluto. Inoltre, fu abbattuto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Alla ripresa del Campionato di Calcio le partite casalinghe sarebbero state disputate allo Stadio del Vomero (dal 1963 divenuto Stadio Collana).

Lo Stadio San Paolo (nato come Stadio del Sole) venne inaugurato nel 1959. Da allora è divenuto lo Stadio del Calcio Napoli. Nel 1990 è stato anche sede dei Mondiali di Calcio (al San Paolo si disputò la famosa semifinale Italia Argentina).

Nel 1919 sarà anche sede delle Universiadi, grande occasione di rilancio per l’intera città partenopea.

Amedeo Gargiulo

Amedeo Gargiulo

Laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli nel 1997. Seconda Laurea in Storia all'Alma Mater di Bologna nel 2012. È insegnante di Lingua e Letteratura Italiana nella Scuola secondaria di secondo grado dal 2007. È giornalista pubblicista dal 2017. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo storico: "Κύμη (Cuma)" Azeta Fastpress. Si occupa di due rubriche sulla storia del Calcio: "Tasselli di storia napoletana" per Forzazzurri.net e "SINE QUA NON, siamo qui noi" per 1000CuoriRossoblu. È Presidente della Associazione Culturale Enciclomedia ODV.

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