A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Uli Forte, allenatore dello Young Boys: “I punti deboli del Napoli li abbiamo studiati e la ripartenza è uno di quelli. All’inizio abbiamo pressato alto, poi ci siamo ritirati e ci è andata bene, siamo stati anche fortunati sotto porta.
Quando ho visto la formazione schierata da Rafa Benitez, ho pensato che scendevano in campo tanti fuoriclasse, però ho detto ai miei ragazzi: “visto che loro hanno cambiato otto calciatori, possiamo farcela”. Quando si cambia tanto, si può andare in difficoltà.
Non so cosa mi ha colpito di più del Napoli. Sono stato contento di non vedere in formazione Higuain, Callejon e Insigne. E’ chiaro che sarebbe stato più difficile tenere questi giocatori sotto controllo. Noi ci siamo concentrati sulla nostra prestazione. Mi ha sorpreso il fatto che il Napoli abbia rinunciato a fare la partita, soprattutto nel secondo tempo quando gli azzurri hanno provato solo a ripartire. Forse il Napoli non era tranquillo, ma per noi è stato importante tenere in mano il vantaggio per poi chiudere il match con un altro gol.
In campo vince lo spirito di squadra, la passione, non i numeri o il valore della rosa. Ai miei ragazzi ho detto che non dovevamo paragonarci al Napoli giacché i calciatori azzurri costano più di noi. Ma è il cuore che decide e noi ce la siamo giocati fino alla fine. Abbiamo avuto grinta anche perché il Napoli ha classe da vendere, sulle individualità era certamente avvantaggiato e dovevamo mettere in campo qualcosa di diverso, ci voleva grinta e passione per vincere.
Steffen? Noi puntiamo molto sui giovani e lui ha fatto un’ascesa incredibile. Anche se c’è il rischio di perderlo, le squadre svizzera devono fornire talenti. È bravissimo, ha una stazza fisica incredibile e sa anche picchiare.
Il mio gruppo quasi non ci credeva di aver battuto il Napoli. Ma, dopo il primo tempo ci siamo detto: “crediamoci, tutto è possibile”. Alla fine della partita quei cori dei calciatori con i tifosi erano una dimostrazione di gioia.
Tecnicamente non ero forte come giocatore per cui quella palla mi è saltata giù e Maggio me l’ha chiesta con uno spintone. Christian è un ragazzo corretto e certi screzi in campo accadono, questo è il calcio”.