TORINO, BERENGUER: Il CALCIO NON CONTA ED E’ PASSATO IN SECONDO PIANO; LA VITA E’ PIU’ IMPORTANTE. DOBBIAMO NOI AIUTARE LA GENTE CHE E’ MENO FORTUNATA
Berenguer – Coronavirus — In un momento in cui molti ed anche le istituzioni calcistiche pensano a quando e come ripartire con i campionati interrotti per l’emergenza coronavirus, una voce molto sensibile ed in linea con principi condivisi da più parti, prende una posizione ”fuori dal coro” riferendo un suo legittimo parere.
Si tratta di Berenguer, calciatore spagnolo del Torino, che afferma:
“Non vedo nessuna persona per la strada, e’ tutto vuoto ed adesso il calcio non conta più’,e’ passato in secondo piano. Le cose più importanti ora sono la vita, le persone e coloro che rischiano la propria vita per salvare quella degli altri”.
Così Alejandro Berenguer, giocatore spagnolo del Torino, ha raccontato al quotidiano El Mundo il periodo difficile che si vive in Italia a causa dell’epidemia da coronavirus che prosegue con un nobile pensiero:
“Alla fine noi giocatori di calcio siamo fortunati dal punto di vista economico, per cui dobbiamo in qualche modo aiutare la gente che e’ meno fortunata. Un giorno ero a casa e mi chiamo’ Sirigu, con il quale avevo giocato all’Osasuna, e mi disse che sarebbe andato al Toro. Provo’ a convincermi ad andare al Toro insieme a lui, disse che c’erano brave persone. E aveva pienamente ragione”.
Tra allenamenti e la compagnia della fidanzata Sofia, le giornate trascorrono abbastanza velocemente: “Ogni giorno faccio un’ora e mezza di lavoro e questo aiuta a passare il tempo – conclude -. Un giorno alla settimana facciamo una videochiamata e ci alleniamo tutti insieme con la squadra, e’ molto bello. La compagnia mi fa bene, fossi stato da solo in questi giorni mi sarei strappato i capelli. Speriamo di poter tornare alla normalita’ il prima possibile”. Conclude Berenguer.
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