Zuniga, un oggetto misterioso sparito un anno fà

Siena-Napoli - Semifinale Tim Cup 2011/2012L’ultima banderilla sul corpo esausto di Zuniga ieri sera Rafa Benitez ha deciso di non piazzarla. Lo ha riportato in prima squadra, in panchina, al contrario di quello che era successo nella gara di andata dove non è stato neppure convocato. E gli va bene perché tutti erano sicuri che finisse di nuovo in tribuna. E le scelte di Benitez non sono mai né indolori né banali. Dopo un mese, il tecnico ha individuato i suoi obiettivi, o i suoi anelli deboli: e li ha fatti fuori, senza complimenti.

Prima Behrami e Fernandez, poi Dzemaili e Pandev. Il segnale però è chiaro: Zuniga resta e va ricostruito. Però, come sua abitudine, Rafa ha trovato la formazione-tipo e va avanti con quella. Gli altri, si guadagnino il posto. E a Napoli di questi tempi va così, con Rafa che ha carta bianca. Su tutto. Zuniga in questo momento non è un punto fisso. La caducità delle cose umane, e di quelle calcistiche in particolare, è ben rappresentata dalla parabola dell’esterno colombiano che è a Napoli dal 2009.

Neppure due mesi fa è stato tra gli eroi del Mondiale brasiliano, costretto a girare con la scorta dopo aver messo ko Neymar e con lui i sogni del Brasile. C’è qualcosa che non va, ma almeno la sua presenza a Bilbao mette a tacere le voci di un possibile dissidio con il tecnico di Madrid. Rafa non ha mai espresso una bocciatura definitiva e pubblica per Zuniga, parla di «decisioni tecniche», anche perché è difficile credere che non sia ancora atleticamente pronto visto che si allena dal 28 luglio, ovvero dallo stesso giorno di Mertens e sei giorni in meno di Higuain. In pratica non va in campo con il Napoli dal primo ottobre del 2013. Ha giocato con l’Arsenal e 48 ore dopo la firma sul nuovo contratto milionario, è sparito dai radar. E non è ancora rientrato.

 

Fonte: Il Mattino