Bonacini: “Crediamo nella salvezza, abbiamo rifondato la squadra. Su Giuntoli, Gnahorè e De Guzman…”

Nel corso di “Uno In Goal”, programma di informazione sportiva in onda sulle frequenze di Radio Antenna Uno, è intervenuto il patron del Carpi Stefano Bonacini. Ecco le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:

“Napoli-Carpi? E’ una partita molto complicata, il dislivello dei valori tecnici è importante, ma ce la giocheremo con il nostro modo di fare calcio e vogliamo fare bella figura. Giuntoli? De Laurentiis ci ha visto giusto con lui, sta ottenendo ottimi risultati assieme a Sarri, che è stato bravo a cambiare la squadra rispetto all’anno scorso nonostante i pochi cambiamenti. Asse Napoli-Carpi? Abbiamo dato la disponibilità di far maturare Gnahorè perchè Giuntoli sa come lavoriamo. De Guzman deve giocare e Carpi è quel “parcheggio” adatto per l’olandese. Castori? Ha invertito la tendenza negativa, ma siamo ancora terzultimi, non dobbiamo specchiarci e dobbiamo evitare di farci prendere troppo dai complimenti. Credo molto nella salvezza, abbiamo cambiato circa tredici giocatori e non avremmo fatto questi cambiamenti se non ci credessimo, il primo anno in Serie A serve a consolidare il progetto nato sei anni fa. Da dove nasce la favola Carpi? Io e Giuntoli ci siamo incontrati nel 2010, abbiamo condiviso gli stessi intenti e l’idea di lavoro era quella di valorizzare i ragazzi delle serie inferiori. Lasagna adesso segna a San Siro e a Firenze, qualche anno fa giocava all’Este in D e i meriti sono di Giuntoli che ha preso giocatori validi dalla Serie D, non conta solo l’aspetto motivazionale ma anche quello tecinco. Dall’Eccellenza alla A i risultati fatti sono straordinari, abbiamo lottato contro tutto e tutti, la nostra realtà è piccola e le strutture ci hanno penalizzato molto, viviamo questo miracolo con tutte le problematiche del caso, ma siamo tenaci e consapevoli che ce la possiamo fare, non ci abbattiamo e abbiamo grande grinta, siamo concentrati sulla salvezza e il resto non ci interessa, non guardiamo agli altri. I nostri sforzi vanno messi solo sul campo, la salvezza è più difficile rispetto alla vittoria del campionato, guardiamo avanti e crediamo nel miracolo”.

Dario Catapano

Laureato in giurisprudenza e giornalista dal Febbraio 2014. Nelle cose che faccio ci metto il cuore...e la faccia! Facebook: https://www.facebook.com/dario.catapano1 Twitter: @DarioCatapano

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