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Benevento: ottantasette anni di storia e non “sentirli”, finalmente nella “città delle streghe” arriva la meritata e attesa serie B
Sono passati ormai 12 giorni da quel sabato 30 aprile in cui il Benevento, vincendo 3-0 in casa contro il Lecce di mister Braglia, ha conquistato la storica promozione in serie B. Tante quel giorno le presenze “illustri” visibili in tribuna; dal main sponsor Oreste Vigorito al golden boy degli anni ’60 – ’70, Gianni Rivera, passando per importanti dirigenti ed ex calciatori della Strega. Ma non è passata inosservata, ai tanti tifosi sanniti, la presenza sugli spalti di un giovane calciatore classe ’98, “adottato” dal Benevento Calcio negli ultimi anni. Stiamo parlando di Salvatore Tazza, terzino destro cresciuto nella Damiano Promotion ed acquistato dal Benevento negli scorsi anni. La “freccia sannita”, dopo aver giocato le ultime stagioni con i Giovanissimi Nazionali, gli Allievi e la Berretti degli stregoni, a luglio 2015 è partito con la squadra di mister Auteri per il ritiro effettuato al Mancini Park Hotel di Roma. Alla fine della preparazione Tazza ad agosto è passato in prestito biennale al Bologna calcio dove ha fatto parte della rosa della Primavera agli ordini di mister Colucci. Dopo un iniziale e fisiologico periodo di ambientamento è diventato un perno insostituibile nello scacchiere della squadra felsinea disputando non solo tutte le partite da titolare ma partecipando anche al Torneo di Viareggio (marzo 2016) con ottime prestazioni. La stagione positiva di Tazza ha regalato anche grossa soddisfazione al settore giovanile giallorosso, da anni attento e capace nel gestire e far crescere giovani talenti.
Tazza da Bologna è sceso per non perdersi la “più grossa emozione” mai vissuta dai tifosi sanniti e per salutare i suoi vecchi compagni i quali, dopo il triplice fischio dell’arbitro Marinelli, lo hanno abbracciato e fatto sentire a casa. Nelle prossime settimane mister Auteri e il ds Di Somma abbozzeranno una lista di calciatori da acquistare per la prossima stagione che sarà difficile, lunga ed estenuante ma, se dovessero aver bisogno di velocità sulla fascia destra, potrebbero pensare anche di riportare nel Sannio quel Salvatore Tazza che porta Benevento nel cuore.
Piero Vetrone
