Barbano: Napoli in crisi, ma non è colpa delle decisioni arbitrali. Llorente-Kjaer? L’arbitro ha rinunciato ad andare a guardare il VAR
A ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alessandro Barbano, per parlare della crisi del Napoli e di alcune decisioni arbitrali sbagliate a sfavore della squadra azzurra.
Queste le parole del vice direttore Corriere dello Sport:
“Alcune decisioni sbagliate arbitrali hanno sfavorito il Napoli. Chiaramente, ridurre la crisi del Napoli, agli arbitri, non lo pensa neanche Ancelotti.
Secondo me, il problema è un cattivo assortimento della rosa. Organico rafforzato da una campagna acquisti generosa, ma non equilibrata. A centrocampo manca una figura d’ordine, un regista.
Psicologicamente, il Napoli paga anche il pensiero di ‘eterno secondo’. Penso che siano questi i fattori della crisi del Napoli. Nicchi e Rizzoli? Abbiamo detto che il regolamento così com’è è stato scritto con i piedi.
Il calcio è un gioco complesso e queste regole sono state scritte da giuristi che non sono giuristi. Alcune contraddittorie, abbiamo dimostrato che molte si contraddicono.
Il fallo di mano una volta era volontario, poi è stato cambiato con intenzionale, per indicare una volontarietà generica.
Quello di Callejon è un fallo intenzionale, perché alza il gomito. Il fatto che sia attaccato al braccio non vuol dire nulla: c’è l’intenzione istintiva di regolare il pallone.
Affianco a questa statistica c’è legata la condotta colposa: non vuoi farlo, ma lo fai. Nel calcio ci sono degli esempi, molto generici.
Quando le braccia sono staccate dal corpo, sopra la linea delle spalle; ci sono delle eccezioni. Quando il calciatore si butta addosso da solo la palla, oppure quando la stessa giocata la fa un giocatore molto vicino ed è il caso degli ultimi tre episodi di De Ligt.
Nel caso di Belotti, la deviazione avviene ad una distanza molto ravvicinata, paradossalmente, quello non dato è più rigore, perché De Ligt stoppa il pallone con il braccio.
Si è creato un dualismo tra VAR e arbitro, se si osserva l’ultima partita in cui l’arbitro non concede rigore a Llorente, lì non ha visto niente, in tutti i sensi.
Nel momento in cui la palla arriva a Llorente, c’è un difensore dell’Atalanta che si pone sulla linea di visione, l’arbitro non vede nulla, per cui continua.
Il VAR controlla il contatto, lo giudica non rigore, passano 33 secondi durante i quali, l’Atalanta segna. Per la regola del vantaggio, il VAR non è intervenuto, l’arbitro rinucia ad andare a riguardare l’accaduto, tutto questo è assolutamente folle.” Conclude Barbano.
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