Calcio in Campania – Quando l’Avellino sconfisse il Milan per 4 – 0

Una partita storica: Avellino – Milan = 4 – 0

Dell’Avellino abbiamo già parlato altre volte [http://www.forzazzurri.net/avellino-e-quei-fantastici-10-anni-in-serie-a/CALCIO IN CAMPANIA- Alla scoperta del Campionato dell’Avellino]. In particolare oggi vogliamo ricordare una partita, quella in cui il Milan fu completamente cancellato dal campo ed umiliato con un risultato di 4 – 0, che il risultato più importante nella storia dell’Avellino.

Era l’11 settembre del 1983, ed iniziava il quinto Campionato in Serie A. Nella prima giornata vennero segnati tantissimi goal: 33 in 8 partite. I risultati più clamorosi furono il 7 – 0 della Juventus (di Platini) sull’Ascoli, e il 5 – 0 dell’Udinese (di Zico) in trasferta al Marassi sul Genoa. Anche il 5 – 1 della Fiorentina sul Napoli ed il 4 – 2 del Verona sulla Lazio contribuirono a far segnare così tante reti.

Veniamo, però al Partenio. l’Avellino scende in campo con Cervone, Osti, Vullo, Schiavi, Favero, Di Somma, Barbadillo, Tagliaferri, Bergossi , Colomba, Limido – All.: Veneranda. L’attaccante argentino Ramón Ángel Díaz, acquistato dal Napoli, parte in panchina ed entrerà solo al 79′, quando il risultato era già sul 3 -0. Il Milan gioca con  Nuciari, Gerets, Evani, Tassotti, Spinosi, Baresi, Icardi, Blissett, Battistini, Verza, Damiani – All.: Castagner. Alcuni di questi, Baresi, Evani, Tassotti avrebbero vinto da lì a cinque anni tutto quello che un calciatore di club può sognare di vincere.

Per i primi 30′ la partita è molto combattuta. Tutto cambia al 31′, quando in seguito ad un contropiede Bergossi deve scegliere se provare a realizzare da solo o servire Barbadillo al centro. Sceglie di tentare la fortuna da solo e Nuciari non riesce ad opporre una valida resistenza. Il risultato è 1 – 0 per l’Avellino.

Il portiere rossonero, però è ancora più colpevole sul contropiede che porta al tiro Barbadillo. Il tiro del peruviano non sembra irresistibile, ma riesce a portare l’Avellino sul 2 – 0 al 39′.

bergossiIl secondo tempo comincia con il Milan deciso a riprendere la partita, ma è sfortunato nelle sue conclusioni. Sarà, però, ancora l’attaccante forlivese Alberto Bergossi ha sfruttare gli ottimi contropiede dell’Avellino. Al 68′ scappa sulla fascia sinistra, è imprendibile e firma il 3 – 0. Bergossi disputerà due campionati con l’Avellino, mettendo insieme 40 partie e 5 gol (2 dei quali l’11 settembre del 1983 contro il Milan).

All’80’ arriverà ache il 4 – 0, con il gol di Franco Colomba, bandiera prima del Bologna (tra il 1977 ed il 1983) e poi dell’Avellino (dal 1983 al 1988).

Quell’inizio di camponato avrebbe potuto far sperare ad un campionato glorioso per l’Avellino. Invece, Napoli ed Avellino si salvarono appena coni fatidici 26 punti. Chi ricorda i campionati a 16 squadre, con la vittoria che portava solo due punti, ricorderà che si era soliti dire che per salvarsi bisognava raggiungere i 26 punti!

A dire il vero, quell’anno si salvò anche la Lazio con 25 punti, li stessi del Genoa, che però sarebbe andato in Serie B (insieme al Pisa ed al Catania). La Lazio si salvò grazie allo 0 – 0 del Marassi ed al 2 – 1 dello stadio Olimpico del 29 gennaio del 1984.

Amedeo Gargiulo

Amedeo Gargiulo

Laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli nel 1997. Seconda Laurea in Storia all'Alma Mater di Bologna nel 2012. È insegnante di Lingua e Letteratura Italiana nella Scuola secondaria di secondo grado dal 2007. È giornalista pubblicista dal 2017. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo storico: "Κύμη (Cuma)" Azeta Fastpress. Si occupa di due rubriche sulla storia del Calcio: "Tasselli di storia napoletana" per Forzazzurri.net e "SINE QUA NON, siamo qui noi" per 1000CuoriRossoblu. È Presidente della Associazione Culturale Enciclomedia ODV.

View all posts by Amedeo Gargiulo →