Callejon e Mertens sotto i riflettori, è ora di svegliarsi

MERTENS CALLEJONLa seconda giornata di campionato è ormai alle porte e per Rafa Benitez è tempo di cominciare a pensare almeno sulla carta all’undici anti Chievo Verona. Molto dipenderà da come torneranno i vari Nazionali dai tour in giro per il Mondo ma anche sull’assetto tattico che preferirà adottare il tecnico spagnolo. Il modulo non cambia, questo è certo ma potrebbero mutare alcuni interpreti in previsione inoltre del tour de force che dovranno affrontare gli azzurri in questo mese di settembre tra serie A ed Europa League.

Tra i campioni partenopei più attesi in campo ci sono le due ali, Dries Mertens e Josè Maria Callejon, da sempre beniamini dei tifosi ma che in questo primo scorcio di stagione azzurra non sono riusciti a dare il massimo in termini di continuità e prestazioni. Iniziando dal belga, il primo mese della nuova stagione in azzurro è stata una fotocopia un po’ più nitida dello scorso anno. Persiste infatti il giusto ballottaggio con Insigne: quando entra a gara in corsa il numero 14 è un vero peperino, mettendo in difficoltà tutte le difese avversarie così come successo a Genova. Quando schierato titolare invece, non rende ancora al massimo come palesato anche in Champions, alla ricerca di una forma fisica che forse risente ancora della fatica post Mondiale. Il folletto ex Eindhoven però, resta una delle punte di diamante dei partenopei, pronto a scoccare la freccia vincente in attesa di tornare al cento per cento così come fatto in settimana con in Nazionale con il suo Belgio.

Discorso leggermente diverso per Callejon che ha siglato una rete stupenda all’esordio in campionato contro il genoa confermando il solito trend positivo di marcature ma che, a parte la splendida realizzazione, si è fatto vedere fin troppo poco in campo. Lo spagnolo è sembrato abulico, a tratti impalpabile sacrificandosi comunque tanto per la squadra in un ruolo che forse gli sta troppo stretto snaturandolo, costringendolo a ripiegare in difesa ed a fare gli straordinari spalle alla porta. E’ stato tra le maggiori delusioni anche in Champions: Benitez puntava molto su di lui, che poco supportato dai compagni non è riuscito a trascinarli alla vittoria. Resta però un dispensatore di qualità e tecnica ma da lui ci si aspetta sempre il cento per cento e mai una striminzita sufficienza. Come se non bastasse, le voci dell’offerta dell’Atletico Madrid ed il nervosismo al momento della sostituzione che forse sottolineano un malessere che potrebbe realmente esistere, dovuto però proprio alla consapevolezza di non essere in formissima. Nonostante ciò, il numero sette azzurro resta tra i più grandi fuoriclasse del Napoli. Ancora qualche giorno di tempo per entrambi ed un monito senza appelli: tocca svegliarsi, la stagione questa volta sta realmente per iniziare.

Fonte: spazionapoli

Carmine Gallucci

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