Caso Conte, la lettera minatoria era indirizzata al Club!

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“Antonio Conte non ha ricevuto personalmente alcuna lettera minatoria e, di conseguenza, non si è recato in prima persona a sporgere denuncia”

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, all’interno della lettera in effetti era contenuto qualche riferimento al tecnico, ma la stessa società ha provveduto – come sempre capita in questo tipo di situazioni, purtroppo non isolate – a presentare un esposto, dopo il quale il servizio di vigilanza intorno alla sede del club è stato in effetti rafforzato. Ecco perché lo stesso Conte era abbastanza sorpreso stamattina dell’accaduto, mentre si dirigeva in auto verso Appiano per l’ultima seduta di allenamento della settimana. Sorpresa che ha coinvolto anche la moglie del tecnico, Elisabetta Muscarello, che attraverso Facebook si è sfogata così: “La storia del proiettile è una bufala!”. Al netto delle dinamiche e delle proporzioni dell’accaduto, non possono non tornare in mente le parole di Conte di un mese e mezzo fa, alla vigilia di Inter-Juventus: “A volte mi chiedo, chi me lo ha fatto fare di tornare in Italia? Sarà sempre più difficile trasmettere valori positivi, sono in difficoltà, se continua così sono pronto a dire basta”.

IL COMUNICATO

Ecco la precisazione dell’Inter all’articolo uscito oggi sul Corriere della Sera: “In relazione alle notizie pubblicate oggi, FC Internazionale Milano precisa che Antonio Conte non ha ricevuto personalmente alcuna lettera minatoria e, di conseguenza, non si è recato in prima persona a sporgere denuncia. È stato il club a ricevere una lettera e, come da prassi in questo genere di situazioni, ha provveduto a rivolgersi alle autorità competenti”.

 

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