Napoli, perchè è accaduto ciò che il popolo partenopeo ha dovuto subire?
Chiaramente e logicamente il tema attuale, in campo calcistico, è l’esonero di Ancelotti da allenatore del Napoli.
Varie sono le opinioni degli addetti ai lavori, riguardanti le eventuali responsabilità del tecnico per il periodo di crisi che ha investito la squadra azzurra. Lo scrivente crede che i problemi della società azzurra partono da ”lontano”.
LA PARTENZA DI ALBIOL
La campagna acquisti estiva aveva consegnato ad Ancelotti una rosa numericamente e qualitativamente buona. Con la partenza di Albiol -vero regista difensivo- la squadra aveva perso un riferimento nel reparto arretrato, un libero di vecchio stampo, pronto a chiudere tutti gli spazi ed a intervenire in caso di difficoltà dei compagni.
…E QUELLA DI HAMSIK
Oltre al difensore, la compagine partenopea aveva perso Hamsik, vera mente pensante. Non a caso, quando mancava Marek in squadra, il gioco del Napoli era involuto e privo di una qualsivoglia organizzazione tattica in chiave di impostazione, regia ed inventiva.
LA MANCANZA DI UN TERZINO SINISTRO
Il ruolo di terzino sinistro -con le problematiche che hanno colpito Faouzi Ghoulam e con i limiti in fase difensiva di Mario Rui- necessitava di un difensore sull’out di sinistra in grado di permettere ad Ancelotti varie soluzioni tattiche anche avendo alcuni calciatori -vedi Hysaj- adattabili nel ruolo. I dirigenti azzurri bene hanno operato nello scegliere Di Lorenzo per ricoprire – in caso di necessità- anche la fascia sinistra ed il ruolo di centrale difensivo. Difficile da comprendere, invece, come si posa fare a meno di Di Lorenzo sulla destra adattando a sinistra.
E SU MILIK
Milik ha dimostrato di essere un ottimo centravanti, ma le continue disavventure a livello fisico, hanno privato il Napoli di una prima punta che potesse giocare con continuità in tutte le competizioni. Questa situazione si trascina da molto tempo e sarebbe stato opportuno comprare un attaccante in grado di poter fornire il suo apporto, non giocando a minutaggio come logicamente fa Llorente, vista la sua non giovane età.
DI LORENZO OTTIMO ACQUISTO
Di Lorenzo? Si, grande acquisto che ritorna utile anche alla Nazionale italiana. Privarsi – però- dell’apporto di un promettente e valido difensore, adattandolo, alcune volte, in un ruolo a lui non congeniale, ha penalizzato la squadra sia in fase difensiva che in quella propositiva dove -con opportuni inserimenti e cross- contribuiva, nel migliore dei modi, a risolvere molte problematiche.
SU MANOLAS
Manolas? Una grande operazione di mercato che non ha prodotto le aspettative che molti si aspettavano. L’ex calciatore della Roma, molto attento in fase di copertura, non lo è altrettanto in fase di prima impostazione nelle ripartenze e nella prima impostazione della manovra dopo le azioni di attacco degli avversari. Non ha trovato ancora il giusto affiatamento con Koulbaly, nonostante in molti prevedevano che i due difensori avrebbero costituito una delle coppia più forti in Italia ed in Europa.
SU LOZANO
Lozano? E qui vi possono essere varie interpretazioni. Era opportuno spendere la cifra più consistente della storia del Napoli per un laterale, ruolo nel quale la rosa azzurra era ampiamente e sufficientemente coperta?
Probabilmente e forse, Ancelotti -per seguire la direttive che De Laurentiis aveva impartito a lui ed ai tecnici che lo avevano preceduto- ha preferito adattare Lozano come punta al fianco di Metens, Llorenre ed Insigne. Scelta dettata dalla necessità di far giocare tutti in ogni occasione ed in tutti i ruoli in cui i giocatori menzionati potevano essere adattati
Questa rotazione -come le altre che sono avvenute in tutti i reparti- non hanno prodotto il necessario affiatamento tra i giocatori e la chimica di squadra essenziale per avere una formazione pronta ad affrontare, in modo competitivo, le varie competizioni nelle quali il Napoli si è esibito.
AFFIATAMENTO, COSA E’?
Affiatamento? I calciatori usufruiscono del giusto affiatamento con i compagni di squadra dopo aver memorizzato tutti i meccanismi e dopo avere compreso i movimenti e le intenzioni- tagli, penetrazioni, proposizioni ed intenzioni- dei loro compagni.
MA CHI E’ VENUTO A NAPOLI, IL VERO ANCELOTTI?
Allora -come qualche opinionista ha affermato- A Napoli non è venuto il vero Ancelotti, non quello che ha vinto ovunque. Non è stato il solito Ancelotti nella gestione dei calciatori che è sempre stata la sua peculiarità e l’ultimo periodo trascorso in maniera burrascosa non è un caso.
Vincenzo Vitiello
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