CLAMOROSO – Il New York Times ombre su Mr Li: “Non ha le miniere che dice di avere…” La risposta del Milan: “I soldi investiti sono reali…”

Dubbi e ombre su Yonghong Li, presidente e proprietario del Milan, da parte dell’autorevole quotidiano americano New York Times. Ecco alcuni dei titoli dei quotidiano di oggi, e la risposta della società rossonera sul proprio sito internet.
  • La Gazzetta dello Sport: “Denaro oscuro, il New York Times e le ombre su Mr Li”, il sommario “Il quotidiano americano indaga sul presidente rossonero. «Non ha le miniere che dice di avere»”.
  • Il Corriere dello Sport: “Il reportage del NY Times – «Molto oscura la proprietà del Milan»”.
  • La Repubblica: “Di chi è davvero il Milan? «Li non ha nessuna miniera»”, in aggiunta “Le ombre sulla proprietà cinese in un reportage del New York Times – Le manovre per il rifinanziamento del debito e le perplessità dell’Uefa”.
  • Il Giornale: “E su quel povero Diavolo si scatena la guerra Usa-Cina“, “Inchiesta del New York Times su patron Li Yonghong “In patria uffici vuoti e dubbi sulla reale ricchezza”.

Breve sunto dell’articolo del New York Times, tratto da Gazzetta:

“Il NYT parla di Li Yonghong come «businessman di cui nessuno aveva mai sentito parlare, nemmeno in Cina dove non è nella lista degli uomini più ricchi del paese. Il suo impero, descritto agli ufficiali della federazione italiana, è stato indicato in possedimenti minerari. Mr. Li non sarebbe il proprietario delle miniere possedute da ben quattro persone differenti nel corso dell’ultimo anno con passaggi di proprietà avvenuti senza denaro e coinvolgendo persone con nomi simili». Documenti cinesi attestano invece la proprietà a Guangdong Lion Asset Management, una compagnia di investimenti, i cui uffici a Guangzhou sono chiusi con una «notifica di sfratto sulla porta e con vermi nel secchio della spazzatura».

Il nome di Li Yonghong non figura fra i quattro proprietari che si sono avvicendati alla guida della società. Ma secondo il NYT ci sono un paio di punti di contatto fra lui e Li Shangbing, uno dei suddetti proprietari.

Non è tutto: «I libri cinesi parlano spesso di Li Yonghong, ma come soggetto spesso coinvolto in vertenze» e altrettante volte multato per migliaia di dollari. Al padre di Li e al fratello sarebbe andata peggio: pare furono addirittura arrestati”

IL PUNTO DI VISTA DEL MILAN:

“Le indiscrezioni riguardanti la proprietà e le sue holdings non vengono commentate dal Milan, così come sempre accaduto in casa rossonera ma anche altrove. Al di là dell’intestazione effettiva delle miniere di cui parla il New York Times, cosa non valutabile in un’ottica strettamente rossonera, quello che riguarda il Milan è invece tangibile: i soldi investiti nel Club sono veri e certificati. La sfera personale del presidente Yonghong Li, finanziere che vive liberamente e regolarmente a Hong Kong con la propria famiglia, merita attenzione e rispetto ma non possono esserci commenti diretti da parte del Club calcistico. Da più parti si invoca una reazione, una risposta diretta e pertinente da parte della proprietà rossonera, ma è giusto cronisticamente annotare che nella mentalità cinese, in generale e per principio, non si replica alle falsità.

 

 Fonte acmilan.com