Coronavirus – 4 Maggio via agli allenamenti. Chi ha una rosa più folta sarà avvantaggiato

Coronavirus – Chiariello: il 4 Maggio è la data che segna la ripartenza degli allenamenti e quando c’è qualcuno come Ricciardi, che dice che gli allenamenti sono più pericolosi delle partite, dovrebbe sapere che c’è un piano molto attento per ripartire

CORONAVIRUS –  RIPRESA DEI CAMPIONATI — A ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti opinionisti e giornalisti per parlare della ripresa degli allenamenti delle squadre di calcio interrotti a causa dell’emergenza coronavirus e di altro.

Questi i loro pareri riportati da ForzAzzurri.Net

Coronavirus – Chiariello: “Il 4 Maggio è la data che segna la ripartenza degli allenamenti, senza il Governo nulla si può fare, ma le Federazioni europee daranno il via”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “E’ la settimana decisiva, i giochi sono fatti. Adesso è il momento delle decisioni finali, anche se il calendario lo detta il Coronavirus, le scelte vanno fatte oggi per domani.

Il 4 Maggio è la data che segna la ripartenza degli allenamenti e quando c’è qualcuno come Ricciardi, che dice che gli allenamenti sono più pericolosi delle partite, dovrebbe sapere che c’è un piano molto attento per ripartire.

Nessun contatto fisico per la prima settimana: in campo, a tavola, in sala, in riunione e sempre a piccoli gruppi. Dopo la prima settimana ci saranno esami sierologici, mantenendo le stesse precauzioni fino ad arrivare a contatti di gruppo. Questo fa sì che il calcio riparta con gradualità, in quella bolla necessaria, ma riparte. Senza il Governo nulla si può fare, ma poi le Federazioni europee daranno il via”.

Coronavirus – Sinatti: “Ripartire con gli allenamenti a piccoli gruppi si può. Chi ha una rosa più folta sarà avvantaggiato”

 Francesco Sinatti, preparatore atletico: “Zielinski? Un gran giocatore, deve fare un ultimo passo per diventare un campione, ma è nelle sue potenzialità. Ripresa degli allenamenti? Bisogna certamente dar conto all’evolversi del virus, ma partire a piccoli gruppi ed evitare i contatti si può. E’ d’obbligo avere dei punti di ritiro all’interno di ogni club per far sì che un giocatore non torni mai a casa ed abbia a che fare con la comunità.

Credo che un preparatore atletico si trova in un modo nuovo, una cosa mai capitata a nessuno, è di fronte ad una situazione nuova. Credo che le cose da fare le capiremo quando ci ritroveremo, vedremo chi abbiamo di fronte e solo attraverso valutazioni accurate si capisce che preparazione hanno e come procedere. Chi fa sport, attività fisica, è sicuramente pronto rispetto ad una persona sedentaria a reagire alle difficoltà.

Chi ha più forze, intuito e capacità di adattamento nei prossimi mesi avrà risultati più concreti. Giocare ogni 3 giorni con grossi tassi di umidità, porterà un dispendio di energie superiori, quindi chi ha una rosa più larga sarà avvantaggiato. I medici sportivi e tutto lo staff inerente si riuniranno e cercheranno le soluzioni migliori, attraverso strategie di recupero come un’alimentazione corretta.

Lavoro a secco o con attrezzo? Dipende anche da quanto tempo intercorre dal primo allenamento alla prima partita di campionato. Il contatto con la palla deve essere imminente, ma questo non preoccupa.  Il tutto deve essere valutato a livello d’intensità. Il problema principale è che l’atleta non ha avuto contatto con il terreno, quindi gli appoggi possono risultare una mancanza”.

Chiariello: “Se Milik va alla Juve non è un problema, lo sarebbe se ci andasse Koulibaly che è un simbolo per Napoli”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNapoli: “Voglio focalizzare le parole di Sarri correlate al mercato del Napoli, in particolare di Milik alla Juve. Sarri può permettersi di dire quello che sta dicendo senza perderci la faccia? Un allenatore o un calciatore sono sul mercato ogni anno che possono lavorare in base alle offerte ed alle richieste.

Quando si realizza un trasferimento è normale che ciò accada, ma la cosa cambia quando in una squadra in particolare ti ergi a simbolo. Rivera simbolo del Milan, Mazzola simbolo dell’Inter, avrebbero mai fatto uno scambio? Totti alla Juve, sarebbe mai potuto andare? No. Quando Figo andò dal Barcellona al Real, successe un delirio.

Quando tu Higuain insulti la Juventus tramite tuo fratello Nicola, balli sotto la Curva B e poi scappi di notte a fare le visite mediche, sei un traditore . Quando sei Sarri e ti riempi la bocca di tante belle parole per i tifosi del Napoli e contro la Juve, diventando capo rivoluzione, oggi diventi gobbo e fiero di esserlo? No. Se Milik va alla Juve non è un problema, lo sarebbe se ci andasse Koulibaly che è un simbolo per Napoli”.

Coronavirus – Lovisa: “Cellino è un furbacchione, ma capisco la sua preoccupazione. Serie B? Torna a giocare: siamo con Gravina”

Mauro Lovisa, presidente Pordenone: “Serie B? Gioca, la maggior parte dei presidenti vogliono giocare. Per un discorso di federazione comincerà qualche settimana dopo, non abbiamo le coppe e possiamo gestirla meglio. Possiamo ripartire anche 10 giorni dopo. Come funzionerà il protocollo? Ognuno deve cercare di risolvere il problema. Noi abbiamo un centro sportivo bellissimo, abbiamo già trovato una struttura che ci ospita e siamo pronti per ripartire. Dobbiamo solo capire il protocollo sull’aspetto sanitario, tamponi, sanificazioni. Per tutto il resto c’è una soluzione.

LegaPro? Penso di aver capito che è stato fatto un errore, perché le grandi società non credo accettino un sorteggio per salire in B. La cosa comunque dovrà passare in Consiglio Federale, ed il 37% è composto dall’LND che non sono d’accordo.

…differenza tra Lovisa e Cellino

Differenza tra me e Cellino, entrambi malati di Covid-19? Non fatemi dire cose che non posso dire, siete voi i giornalisti e voi dovete dire. Dirà comunque il campo, ma lui è in una zona veramente colpita, lo stato d’animo è diverso. Spero che siano poche società tra A e B che non vogliono giocare, se analizziamo bene, chi è che non vuole giocare? Al di là del rispetto dei morti, e per il virus che ho contratto anch’io. Analizziamo chi non vuole giocare. Ripartire? C’è bisogno di riprendere.

Ci sono due titoli di canzoni che mi colpiscono “Ricominciamo” e “Tutto il resto è noia” . Io non voglio che certe cose vengono sottovalutate, ma oltre i 22 che scendono in campo, ci sono tantissime altre persone che hanno voglia di riprendere con le dovute accortezze.

…il 4 maggio deve ripartire il calcio

Il calcio va visto non solo dal lato sportivo, ma anche dal lato economico. Il 4 Maggio deve ripartire anche il calcio, un’azienda come le altre, tutte hanno un’importanza nel proprio campo: guardiamo gli altri Paesi Europei. Taglio stipendi? E’ inutile parlare di cose che non sappiamo, bloccare 4 stipendi ai giocatori mi sembra inutile se non sappiamo se e quando si riparte. Bisognerà fare un ragionamento con le carte alla mano. Anche se siamo una società che è da poco in B, cerchiamo sempre di costruire qualcosa.

Sono mesi che dico che bisogna fare un tavolo rotondo con presidenti di A, B e  C per rivoluzionare il calcio italiano. In particolar modo la Serie C va rivista e rimodulata. La Serie A deve dare un contributo alle serie minori, così come i campionati stranieri. Bisogna collaborare, creare un sistema solido e credibile a tal punto da essere inattaccabili. Cellino? L’ho conosciuto quest’anno nell’ultima assemblea, è un personaggio.

Anche a Cagliari fece molto bene, è un furbacchione, molto preparato. Capisco la sua preoccupazione per la pressione che ha in quella zona, ma penso che anche i suoi giocatori vogliono tornare in campo, anche per i loro tifosi. Malagò? Parto dal discorso di poc’anzi: se mostriamo compattezza, senza andare ognuno per conto proprio, abbiamo un’altra facciata. Non so perché Malagò vede il calcio con un occhio diverso, ma io sono con Gabriele Gravina che dice dal primo giorno che c’è bisogno di ripartire”.

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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