Fiorentina-Napoli, Spalletti: “I tifosi alle spalle offendono dall’inizio alla fine, una maleducazione”

Fiorentina-Napoli, Luciano Spalletti commenta la gara del Franchi

Luciano Spalletti ha commentato ai microfoni di Dazn la gara del Franchi. Queste le sue parole:

“La tribuna alle spalle della panchina qui è incredibile. Offendono dall’inizio alla fine, con dei bambini vicini, una maleducazione che è una roba incredibile. Hanno dei bambini a due metri che li guardano e continuano a dire ‘Tua mamma, tua mamma, tua mamma’. Mia mamma ha novant’anni, poverina. Dietro la panchina qui funziona sempre così”

Su Osimhen: “Non riesce a gestire la palla addosso. In questo uno contro uno non sa trovare lo spazio perché la Fiorentina veniva a fare uomo contro uomo. Loro rompono con un centrale e ti vengono a prendere il centrocampista”

Kvaratskhelia: “E’ stato sotto livello. Si è intestardito nel portare palla e ha subito un po’ di fisicità in alcuni momenti. Ma quella palla per Lozano…”.

Raspadori:“Sì, cambia qualcosa. Raspadori è entrato bene, si è fatto trovare libero sulla trequarti, è stato sfortunato in un paio di conclusioni. E’ bravo tra le linee a ricevere palla. La palla addosso lui non la soffre, non lo fa trovare in difficoltà perché ha il baricentro basso e forza nel girarsi su se stesso e nel gestire la palla”.

Su Ronaldo? “Non ho tempo per pensare ad altre cose perché si gioca spesso, ci si allena tutti i giorni, ho una squadra da far carburare. Quando sono entrati quei cinque calciatori nel secondo tempo non siamo riusciti a dare l’impulso che potevamo dare avendo dei calciatori di questo livello freschi”.

Lei non ci pensa, ci pensa il Napoli? “Il Napoli pensa a qualsiasi situazione che riguarda i nostri calciatori. Da quando sono arrivato sono tutti sul mercato sempre, si è sempre detto così. Si guarda quello che succede. Se una società viene e ti offre 100 milioni per un calciatore è difficile non prendere in considerazione l’offerta”.

Con il mercato che avete fatto avrai più alternative “Avete fatto male i conti. E’ andato via Petagna ed è venuto Simeone, è andato via Mertens ed è venuto Raspadori, è andato via Fabian Ruiz perché per ora non si è mai visto ed è arrivato Ndombele, è andato via Insigne ed è arrivato Kvaratskhelia. Sono gli stessi, tali e quali. C’è sicuramente più voglia e freschezza per andare ad acchiappare i vantaggi che ci servono, ma al contempo vanno ritrovati carattere, personalità e blasone dei calciatori che sono andati via. L’esperienza, la capacità di incidere. Sono andati via dei giocatori e ne sono arrivati altrettanti con le stesse caratteristiche. Per me è stimolante”.

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