Gazzetta attacca la SSC Napoli: “Per l’ufficio stampa del club Cannavaro non si sarebbe dovuto impegnare. Pretesa assurda!”

La Gazzetta dello Sport contro il Napoli per la questione Cannavaro

Secondo quanto riportato dal quotidiano lombardo, domenica pomeriggio sul sito del calcio Napoli è stata pubblicata una breve analisi del match contro il Sassuolo, all’interno della quale Paolo Cannavaro è stato definito «core n’grato». Dopo Altafini e Higuain, dunque, è toccato anche all’ex capitano del Napoli e attualmente del Sassuolo, quest’appellativo che racchiude il concetto di tradimento. Si, perché per l’ufficio comunicazione del Napoli, Cannavaro è stato un traditore, non si sarebbe dovuto impegnare, così come ha fatto da serio professionista e persona perbene qual è. Una pretesa assurda, criticata dalla maggior parte dei sostenitori napoletani, che hanno espresso ammirazione per il comportamento del difensore, il cui amore per Napoli e il Napoli è sempre andato al di là di ogni vincolo di appartenenza. Proprio Cannavaro, nei secondi finali della partita, sul 2-2, si è reso protagonista di un salvataggio su Mertens, allungando il pallone di testa in angolo. Una decisione, quella dell’arbitro Damato, contestata dai giocatori napoletani e dalla panchina che, invece, avrebbero voluto il calcio di rigore per un presunto fallo di mano del difensore. Eventualità smentita, oltre che dal provvedimento dell’arbitro, anche dalle immagini televisive che hanno dimostrato, chiaramente, che Cannavaro ha colpito il pallone con la fronte.