Gigi Proietti – Patrimonio della cultura italiana tifoso della Roma

gigi proietti

Da interprete a tifoso, ripercorrendo la carriera e l’amore per la sua Roma. Totti: “Va via un pezzo della nostra Roma”

Il grande maestro ha chiuso il sipario. Il 2 novembre, nel giorno del suo 80esimo compleanno, Gigi Proietti è morto a seguito delle sue gravi condizioni al sistema cardiaco che lo avevano portato ad un lungo ricovero nel reparto di terapia intensiva nella clinica romana Villa Margherita. L’artista romano è stato sicuramente un grandissimo mattatore del mondo dello spettacolo: attore, drammaturgo, regista, doppiatore, presentatore e cantante che ha arricchito il panorama artistico italiano con una carriera lunga e piena di successi. L’autenticità e l’umiltà sono state sicuramente qualità che hanno portato il grande Gigi ad essere nella rosa degli artisti del grande Olimpo della cultura italiana. Nella sua lunga carriera non mancano riferimenti al mondo dello sport e del calcio:

Febbre da cavallo

Un film che ha disegnato alla perfezione il mondo delle scommesse e dell’ippica. Il film “Febbre da Cavallo” diretto da Stefano Vanzina, fu il trampolino di lancio della carriera di Gigi Proietti, in quanto fu uno dei protagonisti della commedia. Bruno Fioretti detto “mandrake”, interpretato appunto dall’attore romano, si trova ad inventare stratagemmi insieme ai suoi amici per poter racimolare denaro e fare delle scommesse ippiche attraverso una serie di truffe, o meglio “mandrakate”, arricchite con dei sketch divertentissimi. Il mondo dell’ippica e il problema delle dipendenze da gioco d’azzardo, anche se all’epoca non c’era la stessa sensibilità di oggi, avevano messo in evidenza le abilità artistiche di Proietti che aveva interpretato le battute del copione tanto bene che sono diventate consuete nel linguaggio della gente comune. La “mandrakata” è entrata nell’uso comune della lingua italiana e che significa “trovata ingegnosa che permette di risolvere una situazione difficile”.

Roma

Amava follemente Roma e la Roma. Gigi Proietti ha fatto conoscere al meglio la cultura romanesca interpretando al meglio ogni aspetto artistico della città. Dal teatro accademico a quello popolare ha sempre fatto emergere quella cultura secolare che solo un uomo della capitale può far trasparire. Per lui Roma non era una semplice città, era il centro della sua aspirazione e fucina di tanti talenti. Infatti, Gigi Proietti ha voluto istituire una scuola di recitazione come la “cantera” di nuovi artisti. L’attore romano non ha mai nascosto la sua passione per il calcio e, in particolare, il suo amore per la Roma. È stato un grande tifoso dei giallorossi tanto che una leggenda narra che non si perdeva mai una partita e spesso posticipava le prove per la Roma. Gigi Proietti ha sempre dichiarato di avere sia una grande amicizia e una grandissima stima per Francesco Totti, apprezzando la fedeltà per i colori della Roma. Non si può dimenticare l’intenso abbraccio tra lui e il presidente Franco Sensi dopo la vittoria del terzo scudetto del 17 giugno del 2001, in cui trapela la felicità e l’emozione dell’attore, fino ad arrivare ad oggi dove ha continuato sempre a sperare in traguardi importanti per la squadra di Fonseca. Ogni volta che si parlava della Roma la sua ironia emergeva e coglieva l’occasione per chiedere in ogni intervista se fosse l’anno giusto per portare a casa un trofeo.

Il mondo del calcio

Arrivano gli omaggi dal mondo del calcio. Non mancano gli omaggi della sua Roma che scrive su Twitter cosi “Un pezzo di Roma che se ne va. Grazie di tutto, Maestro!”. Non mancano quelli dello storico capitano giallorosso che afferma: “Va via un pezzo della nostra Roma, quella vera passionale e allegra. Come definire Gigi, era un grande e il suo sorriso è stato e rimarrà unico. Gigi era presente al ricevimento per il mio matrimonio, ci vedevamo in qualche occasione e con la sua allegria e il suo grande carisma trasmetteva sempre grande gioia. Mi ha seguito per tutta la carriera da calciatore, era un grande tifoso romanista e ha rappresentato Roma nel mondo come solo noi veri romani sappiamo fare. Gigi ti voglio bene, anche dal cielo ci farai stare allegri. Roma ti sarà sempre grata”. Infine, anche il presidente della S.S.C. Napoli Aurelio De Laurentiis ha voluto scrivere un tweet per ricordare l’artista romano: “Caro Gigi, con te se ne va un caro amico e una bellissima persona, padre premuroso di due splendide figlie, Carlotta e Susanna, e compagno da una vita di Sagitta. Ma se ne va anche un pezzo importantissimo di storia romana. Il tuo teatro, unico e irripetibile, ci ha accompagnato negli anni in un percorso di romanità eccelsa. Ci hai fatto ridere fino alle lacrime con le tue filastrocche interminabili e con giochi di parole irraggiungibili. Le tue rappresentazioni teatrali resteranno un esempio di quel teatro itinerante che è riuscito a universalizzare la romanità e il romanesco, rendendo sempre un grande omaggio a quella Roma che hai amato e rappresentato ai massimi e ineguagliabili livelli. Un ultimo abbraccio affettuosissimo. Aurelio #ADL”

La morte di Gigi Proietti è vista come quando qualcuno di famiglia non c’è più. L’arte di Proietti è sempre stata presente accompagnandoci da quando sei bambino, con la voce del Genio in “Aladdin”, fino a quando diventi adulto. Con la morte di Proietti va via un pezzo di te stesso e il vuoto che lascia viene riempito della sua arte e per questo non possiamo dire altro che GRAZIE MAESTRO!

Francesco Abate