Luca Paudice, attaccante classe 2001, dopo una stagione complessa ad Ascoli quest’anno ha trovato la giusta dimensione nel Settore Giovanile dell’Avellino.
Bruciare le tappe è qualcosa di bello e straordinario per chi al giorno d’oggi riesce a farlo in famiglia o nel lavoro, perchè questi sembrano sempre più anni in cui anche le pochissime certezze costruite col proprio sudore e fatica vengono sempre più spesso facilmente sgretolate in un “amen“.
La storia che vogliamo raccontarvi oggi è quella di Luca Paudice, attaccante classe 2001 che all’età di cinque anni ha iniziato il suo percorso nella Scuola Calcio Palla al Centro di Sant’Antimo, dove resterà ben cinque stagioni. A seguito del fallimento della società il ragazzo passerà poi alla Scuola Calcio Marano Calcio del presidente Angelo Pisani con cui disputerà tre campionati.
Con il Marano Calcio Paudice partecipa sia al campionato Esordienti nella stagione 2013/14, che a quello Giovanissimi Regionali nel 2014/15 con cui si toglierà delle grandissime soddisfazioni, arrivando secondi nella regular season e uscendo soltanto in semifinale. Al termine del campionato i Giovanissimi Regionali sono stati invitati al prestigioso “Memorial Gigino Maturi” e Paudice e compagni in quella circostanza hanno addirittura “esagerato” aggiudicandosi il trofeo.
Paudice è un attaccante di un metro e ottantatre centimetri, dotato di un bel tiro e in grado di vedere la porta come pochi tuttavia, nonostante il fisico che ricorda con le dovute proporzioni quelle di Alvaro Morata, è un centravanti veloce e bravo nel saltare l’avversario.
In questi anni però il giovane talento viene invitato da diversi club professionistici per provini sia in Campania con la Salernitana, che fuori con Ternana e Ascoli, e alla fine sarà proprio la formazione marchigiana ad acquistarlo nell’estate 2015. Paudice viene inserito tra le file dei Giovanissimi Nazionali (Under 15), ma l’inizio è molto duro visto che nei primi quattro mesi per motivi legati a problemi di tesseramento non giocherà mai, ma nel girone di ritorno ha finalmente la possibilità di ritagliarsi il giusto spazio. Molto importante sarà la rete realizzata contro il Pescara con un pregevole colpo di tacco grazie al quale i bianconeri riescono a proiettarsi momentaneamente in zona play off, anche se qualche passo falso di troppo nelle ultime partite non permetterà di mantenere la posizione.
La squadra termina la stagione al settimo posto e Paudice chiude con due reti all’attivo, ma le strade si separano e l’estate scorsa l’attaccante viene contattato dall’Avellino, che dopo il polverone che ha colpito il proprio Settore Giovanile, sotto la guida del nuovo Responsabile Renato Cioffi (clicca qui per articolo) aveva avviato un processo di ricostruzione della propria cantera. La professionalità di Cioffi sarà sufficiente a rassicurare la famiglia di Paudice, che dopo due giorni di prova a luglio viene tesserato e inserito nell’Under 16 di mister Dario Rocco.
Paudice diventa un punto di forza della squadra irpina anche se nella seconda parte della stagione il suo allenatore decide di schierarlo come esterno di attacco e l’esperimento produce ottimi frutti. Per il giovane calciatore, grazie anche alla politica adottata dalla società del lancio sotto età dei ragazzi più interessanti , si aprono presto anche le porte della formazione Primavera. Prima qualche convocazione e poi addirittura l’esordio da titolare nella trasferta sul campo della Pro Vercelli (clicca qui per articolo) lo scorso 10 dicembre, addirittura nella netta sconfitta interna contro il Sassuolo Paudice si procura il rigore che poi Dragone realizzerà. Anche nell’ ultima sfortunata trasferta di sabato scorso a Udine (clicca qui per articolo) mister Cioffi ha voluto regalare 25 minuti di campo al centravanti irpino, ennesima dimostrazione dell’elevata stima che l’intero staff tecnico irpino nutre nei suoi confronti.
Paudice in due soli stagioni ha bruciato davvero tutte le tappe possibili per un ragazzo di appena sedici anni che è riuscito a esordire già in Primavera e la sensazione è che il club irpino sia quello più adatto per esplodere ad altissimi livelli e non soltanto per il colore della maglia verde speranza…
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Marco Lepore