Iavarone: “Napoli, quel buio oltre il pari. Ma il top player che sarebbe dovuto sbucare dai soldi di Higuain?”

Toni Iavarone scrive su Pescara-Napoli sul suo blog

Chissà se il salvagente lanciato da Mertens servirà a portare, presto e bene, il Napoli sulla propria linea di galleggiamento? Perché questo pareggio strappato a Pescara, si trascina tanti, troppi punti oscuri. Che squadra é il Napoli del Sarri 2.0? Che fine ha fatto il suo gioco effervescente e gioioso? Se i problemi dal centrocampo in giù erano già noti, perché aggiungerne pure in attacco? Qui dove i vuoti creati da Higuain, sembrano oggi voragini incolmabili.

Purtroppo il Napoli di questa “prima” é finito in quel precipizio. É stato solo un ostinato prigioniero di una manovra da bradipo stanco, senza spunti, lento e scolastico. Ha smarrito quella che era l’incontenibile spinta degli esterni. Cosa resta adesso? Per 45′ un buio pesto, come in un tunnel dove non c’è traccia di una via di fuga. Valdifiori appare inerme, dinanzi alla rapidità con la quale il Pescara salta il centrocampo. Il Napoli si spegne sulle proprie incongruenze, di scelte e di organico. Non c’è luce in questa squadra. Possibile che avesse riposto tutta la sua forza in Higuain? Se così fosse perché non avere già pronta una soluzione tattica per la dipartita del nomade argentino? E cosa ne é stata della caccia al top player che sarebbe dovuto sbucare dalla montagna di danari arrivati dalla cessione di Higuain?

Gabbiadini é un buon attaccante, ma non possiede spalle larghe per caricarsi il peso di una squadra così importante, comunque attesa a una stagione almeno figlia della precedente. Milik é un ragazzo polacco di bell’avvenire. Tuttavia il suo futuro é ancora lontano, come quello del Napoli che, ora, non riesce a fare i conti nemmeno con il proprio presente.

Carmine Gallucci

360 gradi è l'angolazione minima con cui osservo il mondo. Twitter: @CarmineGallucci

View all posts by Carmine Gallucci →