Il Roma: “Napoli, qualcuno si era esaltato dopo la manita alla Lazio, ma è rimasto il mal di piccole”

Dopo le goleade a Brugge e Lazio, i tifosi del Napoli erano corsi alle agenzie di scommesse per giocarsi l’over per la sfida di ieri sera a Modena. Speravano i napoletani di poter vedere nuovamente gli azzurri esultare e magari vincere anche un po’ di soldi. Nulla di tutto questo è successo. Purtroppo nel giro di tre giorni i gol si sono già esauriti. Higuain e compagni si sono imbattuti in un catenaccio tipicamente italiano che non gli ha permesso di segnare neanche una rete. Se proprio la vogliamo dire tutta, le azioni pericolose sono state molto poche per la felicità di Castori. Sarri ha detto che serviva un episodio per cambiare le sorti della gara. Qualche opportunità c’è stata ma i puntero partenopei non sono stati capaci di far male a Benussi prima e Brkic poi. Higuain era stato fortunato su quest’ultimo riuscendo a deviare col corpo una respinta ma il pallone finiva fuori. Gabbiadini è andato oltre. Quando finalmente Callejon trovava un corridoio libero grazie anche ad una incertezza di un difensore emiliano, l’ex doriano non riusciva a mettere la zampata giusta per far esultare Sarri e i cinquemila fan azzurri accorsi a Modena.

Davvero un peccato perché, per come si erano messe le cose per le altre pretendenti alla zona Champions, si poteva fare un gran salto in avanti. Il pari della Juventus e la sconfitta della Roma avrebbero potuto cambiare le gerarchie di classifica ed, invece, il Napoli è rimasto al palo confermando di soffrire le provinciali. Si sperava che con l’arrivo di Sarri si trovasse la chiave giusta per battere le cosiddette piccole ma così non è stato. Il toscano aveva avvisato tutti che si sarebbe sofferto non poco al cospetto del Carpi. Ma non certo così tanto. Il ritmo è stato sempre basso, di velocità nemmeno a parlarne. Il Napoli si è ritrovato soffocato dalle maglie strette emiliane e forse l’allenatore azzurro avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso. Magari utilizzare il 4-2-3-1 non solo negli ultimi minuti ma molto prima.

Non si sa come sarebbe andata a finire ma con l’ingresso di Callejon e il cambio di modulo, qualcosa di diverso si è visto. Forse anche per la stanchezza degli avversari. l’unico desiderio di Castori era difendere e alla fine ha festeggiato il punto meritato. Un punto che al Napoli non mette e non toglie. Ormai l’Inter ha preso il volo e pensare di andare a lottare per lo scudetto, al momento, è impensabile. Qualcuno si era esaltato dopo la manita alla Lazio ma a quanto pare c’è da fare ancora molto lavoro. Ci vogliono stimoli diversi quando si vanno su certi campi. Manca la cattiveria giusta che a quanto pare il gruppo di Mancini ha trovato. Quando si vincono tante gare per 1-0 significa che è l’anno giusto per aggiudicarsi il tricolore.

A conti fatti il bicchiere è sicuramente mezzo vuoto dopo lo 0-0 del Braglia ma almeno la difesa ha dato delle certezze assolute. La coppia Albiol-Koulibaly funziona una bellezza. Adesso la linea arretrata è difficile da superare grazie anche al grande filtro del centrocampo. Si dirà che Mbakogu non era certo l’attaccante in grado di far male a Reina ma il merito di non averlo messo in condizioni di tirare in porta è stato dei marcatori. E adesso? Non resta altro che preparare bene la gara di sabato contro la Juventus sperando di sfruttare al massimo la falsa partenza dei bianconeri, che ieri hanno pareggiato allo Stadium col Frosinone. Non funziona la Vecchia Signora senza Pirlo, Tevez e Vidal ma questo non vuol dire che sarà facile abbatterla. Servirà il miglior Napoli, quello visto all’opera con Brugge e Lazio, per ridare il sorriso ai napoletani.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Carmine Gallucci

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