La griglia di Corbo: “Inter, Juve e Napoli davanti a tutte, ma ADL deve risolvere 2 incognite”

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La griglia di Corbo: “Inter, Juve e Napoli davanti a tutte, ma ADL deve risolvere 2 incognite”

La griglia di Corbo. L’editorialista di Repubblica analizza la prossima Serie A indicando 3 protagoniste. Di seguito l’articolo apparso sulla rubrica ‘Il Graffio’

“Visto da lontano, il prossimo sembra un campionato pirotecnico. L’Inter l’ha già salvato dalla noia. Ieri ha venduto tutti gli abbonamenti disponibili, aprendo poi una lista d’attesa. Per il 2020-21 si aprono già le prenotazioni. Ma un giorno segna il punto di confine tra due epoche dello stesso club. Ci siamo: lunedì, 1 luglio, l’Inter sarà liberata dai vincoli del Fair Play finanziario.

Dopo Sensi e Barella, annuncerà gli altri acquisti. Le trattative portano a Lukaku, Lazaro, Dzeko. L’effetto Suning scuote altre due società: la Juve appare insicura dopo la scelta di Sarri, il Napoli reagisce con De Laurentiis, mai così attento al mercato.

Si prevede un campionato più equilibrato ed eccitante. Per lo scudetto saranno decisive le ultime gare, improbabile un divario finale di 11 punti, come tra Juve e Napoli stavolta. Con tre squadre leader, gli scontri diretti passano da 2 a 6, i punti utili da sei a 18. Tutto ruota intorno a tre allenatori: Conte deve meritare un ingaggio triennale da 11 milioni netti a stagione, l’Inter che ne ha già investiti 280 nel triennio precedente conosce le sue richieste.

Ancelotti ha chiuso con dignità il suo primo anno, a 11 punti dallo scudetto della Juve, a 12 dal Napoli record di Sarri (91). Ma incide sul bilancio la fuga del pubblico: il San Paolo registra una perdita media di 12 mila spettatori. Presenze e consensi che il Napoli deve recuperare attraverso l’impegno di due personaggi. De Laurentiis per la prima volta ascolta le richieste del suo allenatore, cerca una sintesi tra le risorse da investire e gli acquisti proposti da Ancelotti, che a sua volta si carica di responsabilità.

Era facile per Mazzarri e Sarri, stessa linea stessa frase: «Io alleno quelli che la società mi mette a disposizione». Tutt’e due giustificavano i mancati scudetti con i diversi fatturati tra Napoli e Juve. Ora anche De Laurentiis ha un interesse a rialzare quello del Napoli dopo una stagione con lieve passivo. L’Inter segna invece un aumento di valore patrimoniale del 41 per cento. Operando nella ricca Milano, ha incassato da ricavi tv e sponsor 228,56 milioni in nove mesi, tra luglio 2018 e marzo 2019.

Terzo allenatore in ansia è Sarri. La Juve ha mollato Allegri dopo i suoi cinque scudetti, fallito l’aggancio di Guardiola, ripiegato sull’ambizioso artigiano del bel calcio. Ma Sarri precipita nel gelo del tifo juventino. Deve riscattare i pregiudizi come nel Chelsea, trascurando anche maliziose interpretazioni. Il ritorno di Buffon passa come un sostegno a Sarri. Si è scomodato Zoff, per fortuna. Da Roma, dove risiede, ha rimosso lo spiacevole equivoco a Torino. «Buffon torni pure, ma Sarri non ha bisogno di un ombrello».

Roma e Milan fuori gioco, ma per tre società sono frenetiche le manovre. De Laurentiis ringrazia per l’invito ad occuparsi anche del Palermo, lasciando a Lotito, Ferrero e Preziosi campo libero per riportare il calcio nella piazza in crisi.

Si concentra sulle cessioni. Deve prima risolvere i dubbi su Insigne e Allan, poi definirà l’acquisto del formidabile sosia di Lavezzi, il messicano Lozano, quindi di James Rodriguez, un mediano e una punta. Invita a sbrigarsi: chi vuole Allan e Insigne lo dica subito. Deve cercare un incontrista per sostituire il primo. Sul fantasista Raiola indugia. Il loquace agente parla più di Lozano che di Insigne. Deve fare il contrario per battere cassa”.

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