L’Europeo degli azzurri: Insigne, fantasia ed imprevedibilità. Di Lorenzo, garanzia sulla fascia. Meret in panchina

insigne di lorenzo

Insigne detta la regole della trequarti, Di Lorenzo una spalla in più per Barella e Berardi

Insigne e Di Lorenzo si comportano bene: giocano pulito e senza errori. Mancini soddisfatto

Inizia nel migliore dei modi l’Europeo di Lorenzo Insigne, Giovanni Di Lorenzo e Alex Meret. Gli atleti del Napoli, “prestati” alla Nazionale di Roberto Mancini debuttano rifilando un sontuoso 3-0 alla Turchia. Bene il fantasista di Frattamaggiore. Altrettanto il terzino di Lucca, entrato nella ripresa per tutti i quarantacinque minuti, mentre per l’estremo difensore friulano è toccata la panchina. L’Italia di Roberto Mancini domina dall’inizio fino alla fine. Mai una svirgolata. Squadra unita, compatta e con tutti i buoni propositi. La consapevolezza di essere partiti col piede giusto, di essere alla nona partita consecutiva senza subire gol. E questo, permettete, la dice lunga. Ma andiamo a scoprire gli azzurri del Napoli come hanno figurato nella gara inaugurale dell’Europeo 2020.

LORENZO INSIGNE (81’) – Mancini non ha dubbi. La Turchia non è il San Marino. Serve subito fare la differenza lì davanti, imporsi. Far capire che l’Italia vuole riscattarsi e che, soprattutto, c’è stato un cambio passo. La Nazionale azzurra è diversa da quella vista gli scorsi anni. Ha fame di vittoria. Il tecnico marchigiano si affida alla fantasia di Insigne affiancandogli un altro scugnizzo del mestiere: Ciro Immobile formando almeno in parte quella straordinaria coppia gol dei tempi di Pescara. Insigne sa di poter contare sull’agilità Spinazzola, in aiuto sulla sua fascia. I clienti non sono per niente facili: Celik e Karaman, due energumeni che fanno della fisicità la loro arma migliore. C’è da scardinare la difesa turca che si chiude, quasi a mo’ di catenaccio. La partita sarà una di quelle in cui è richiesta tanta pazienza. L’attaccante del Napoli si fa vedere in diverse occasioni: al 17’, dopo un fraseggio con Berardi, dalla sua mattonella Insigne fa alzare in piedi l’Olimpico: tiro a giro troppo largo sul secondo palo. Al 22’ pennella in area su calcio d’angolo, Chiellini intercetta di testa e impegna il portiere Cakir. Nel primo tempo Lorenzo Il Magnifico si fa sempre trovare pronto, al posto giusto. Inventa, sulla fascia prima, sulla trequarti dopo. Prova a dettare le regole con fraseggi e spunti per i compagni di reparto: Immobile e Berardi. Al 36’ prova ancora la sua specialità: il tiro a giro, Cakir blocca ancora complice una leggera deviazione. Nel secondo tempo lo scugnizzo di Frattamaggiore gioca una partita più contenuta e con meno dispendio di energie. Dopo dieci minuti dalla ripresa approfitta di uno scambio veloce con Immobile, ma senza successo. Difesa turca ancora invalicabile. Insigne chiude definitivamente i giochi al 79’, siglando la rete del tre a zero. L’Italia approfitta di un rinvio sbagliato del portiere turco: recupera Berardi sulla trequarti, serve Barella che a sua volta appoggia per Immobile. Ciro con la coda dell’occhio vede Insigne che a tagliare, dalla sua mattonella, insacca il tiro a giro e gonfia la rete. Due minuti dopo Mancini lo sostituisce con Chiesa. E’ il caso di dirlo: Insigne è in forma ed è ciò che serve all’Italia. Quell’alternativa giusta, capace di dettare diverse variabili a partita in corso. Di essere imprevedibile: sulla fascia, sulla trequarti. Ovunque serva.

GIOVANNI DI LORENZO (45’) –  Il terzino del Napoli ha un compito ben preciso per Roberto Mancini: essere la spinta in più sulla fascia. Di Lorenzo funge da spalla in più per Barella e Berardi. È la persona giusta capace sia di spingere quando serve, ma anche di contenere un cliente non facile come Under, entrato anche lui ad inizio ripresa. Un po’ meno protagonista rispetto al collega Insigne, ma bravo nello svolgere il suo compito alla perfezione. Offre alcuni spunti per la fase offensiva, non concretizzati, ma comunque soddisfacenti.

ALEX MERET (0’) – Per la sfida inaugurale Mancini sceglie il numero del Milan: Donnarumma. In panchina Meret per tutti i novanta minuti, insieme al collega Sirigu.

Christian Schipani