Maradona – Il ricordo del Pibe de Oro con il quotidiano la Repubblica

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Repubblica regala “Il nostro Diego Maradona un anno dopo” una raccolta di pensieri dei personaggi più illustri che vogliono mantenere vivo il ricordo del Diez.

Un ricordo ancora vivo. A un anno dalla morte di Diego Armando Maradona, moltissime sono le iniziative per mantenere vivo il ricordo del campione argentino. La società sportiva calcio Napoli ha voluto ricordare il suo numero 10 attraverso l’applicazione artistica di Giuseppe Klain sulle divise da gioco per le sfide contro Verona, Inter e Lazio. Non mancano manifestazioni da parte del popolo partenopeo che, prima di Napoli-Lazio, avrà l’occasione di inaugurare una statua commemorativa del suo eroe eterno. Il quotidiano La Repubblica ha voluto omaggiare e ricordare D10S con la pubblicazione e l’uscita, il 18 novembre 2021, di una raccolta di esperienze, racconti e pensieri su Maradona. Tale raccolta dal titolo “Il nostro Diego Maradona un anno dopo”, edito da Novanta-Venti, vede le firme più illustri da Gaetano Manfredi a Maurizio De Giovanni, passando per Paolo Condò. Un lavoro che non è dedicato solo alle imprese del Pibe de Oro, ma lancia lo sguardo verso il cambiamento che ha avuto la città grazie all’immagine del campione.

La prefazione del Direttore

La prefazione del direttore La Repubblica mette in chiaro lo scopo di tale raccolta. L’idea è quella di far vedere come la morte fisica del D10S del calcio non è stata una morte dell’anima. La Repubblica ha voluto raccontare come la città, il popolo e il mondo è andato avanti nel nome di Diego Armando Maradona. Maurizio Molinari afferma che il Pibe de Oro ha compiuto un miracolo generazionale, in quanto i genitori hanno trasmesso ai propri figli le sue debolezze e i suoi successi: “c’è da giurare che questa venerazione sarà estesa anche alle generazioni del futuro”. Nelle parole del direttore non è mancata la polemica per l’abbandono del Centro Paradiso, che viene definito “luogo di Sogni”.

Un saluto del sindaco

Sicuramente sorprendente è la testimonianza, all’interno della raccolta, di Gaetano Manfredi. Il neo sindaco di Napoli, eletto il 18 ottobre del 2021 con il 62,88% dei voti, ha voluto scrivere un pensiero sulla figura del Pibe de Oro. Nonostante fosse stato da piccolo tifoso della Juventus, come viene riportata dal Mattino, ha voluto omaggiare la figura del campione attraverso le parole di speranza, orgoglio sociale e culturale. Infatti, Gaetano Manfredi ha voluto ribadire la voglia di riscatto che la città di Napoli deve avere e deve avvenire nel nome di Maradona, grazie allo stadio: “Dobbiamo infatti lavorare tutti per sanare le ferite sociali, economiche, ambientali che affliggono Napoli e rilanciare la città come una grande capitale del Mondo […] lo stadio Maradona deve diventare accessibile a tutti, sette giorni su sette, moderno, una struttura capace di ospitare tante funzioni, un‘attrazione per i turisti, un luogo per celebrare il calcio”.

Maradona: “Il dio perfetto”

Con il suo inconfondibile stile Maurizio De Giovanni ha voluto raccontare il rapporto d’amore che lega i Napoletani con Maradona. L’autore di “Bastardi di Pizzofalcone” ha voluto mettere in risalto come il popolo, che vive all’ombra del Vesuvio, ha “una fede pagana, senza allineamenti e acquiescenze, con speranze disilluse e che si sceglie i suoi Dei”.  Nel racconto di De Giovanni il lettore ha la piena sensazione che la città di Napoli necessità di avere con sé un eroe eterno, unendo il sacro con il profano. Maradona, secondo quanto riportato dalle pagine dello scrittore, è quella divinità che ha vinto e stravinto contro tutti e tutto. Un Dio che secondo De Giovanni: “il dio perfetto è stato profondamente imperfetto.”

Se veramente esistesse un posto oltre la morte, Diego sarebbe sicuramente nei piani alti dell’edificio e da lì, in quest’ultimo anno, ha potuto constatare i suoi grandi miracoli. Il Dio del calcio, in un anno, è riuscito ad unire, per un attimo, tutti i popoli, le religioni e tifosi dello sport come nessuno mai nella storia. Diego Armando Maradona ha cancellato le barriere e le differenze che il mondo ha costruito. Lode a te D10S!

Francesco Abate