Napoli: i giocatori aspetteranno De Laurentiis al varco. Questa la situazione di Insigne, Mertens e Callejon

Insigne Napoli

Troise sul Napoli: Mertens? Leggo la situazione a due facce: obiettivamente arrivare ad Aprile-Maggio senza una squadra che ha già preso Mertens, è un segnale positivo

A ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione  in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti opinionisti e giornalisti per parlare di una eventuale ripresa del campionato al centro-sud, della situazione attuale riguardante tre calciatori del Napoli, Insigne, Mertens , Callejon e di altro.

Questi i loro interventi riportati da ForzAzzurriNet:

Chiariello: “Il calcio può ripartire dal Centro-Sud, ma qualcuno del Nord non vuole muoversi”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “Ci prepariamo – con un minimo di excursus storico – alla terza guerra civile italiana. Nella notte del 10 Gennaio del 49 a.C. attraversando il Rubicone, Cesare dice “Alea iacta est”: il dado è tratto. Oggi il nostro Cesare, il professore Ricciardi ci dice: “Delocalizzare le partite dalle zone di rischio, si può”. Il calcio può ripartire con tutte le garanzie, ma abbiamo già letto che i club del Nord importanti non si vogliono muovere”.

Pistocchi: “Rosa del Mondiale del 2002 più forte di quella del 2006, fu gestita molto male”

Maurizio Pistocchi, Sport Mediaset: “Mondiali 2002? Era una squadra più forte di quella del 2006, c’erano grandi giocatori, ma fu gestita molto male. Baggio non fu convocato e si meritava quel Mondiale per concludere la sua carriera. Giocammo un calcio approssimativo, con poche idee, potevamo e dovevamo fare molto di più. Moreno favorì i padroni di casa ed è vero, ma è anche vero che abbiamo fatto errori palesi. Mi ricordo una partita di quel Mondiale in cui Trapattoni fece una squadra difensiva preoccupandosi di un terzino destro ecuadoriano. In quel Mondiale ci fu qualcosa dal punto di vista arbitrale che non funzionava, ma dopo ci sono state tante chiacchiere legate ai rapporti personali. Spesso è successo nella storia del calcio, probabilmente la Corea del Sud aveva investito tanto e dovevano andare avanti “.

Vettosi: “Riprendere è necessario per non causare danni a cascata anche sulle leghe minori”

Fabrizio Vettosi, economista: “Sto mettendo a punto quest’analisi che deriva da una revisione generale del nostro modello consumistico. Ho la sensazione che come al solito nel nostro Paese c’è un po’ di scollegamento tra organi di tipo politico, virologi, economisti, nessuno fa il suo mestiere. Ritengo che questo fenomeno della pandemia economica, non ha paragoni con l’economia di guerra. In guerra si distrugge l’attività produttiva, vite umane molto giovani, non c’è un paragone. Se guardiamo il PIL grande percentuale è consumi, il 60% sono largo consumo, intrattenimento e turismo. Il calcio è una grande industria, molto pesante per l’economia del Paese. Sicuramente chiudere il campionato è qualcosa che il presidente della Federazione vuole perché l’impatto economico della fetta di diritti TV si rifletterebbe a cascata sulle leghe minori. Prospetticamente mi aspetto un calcio molto più pubblico”.

Troise: “Insigne, Mertens e Callejon: la situazione. Grande gesto della squadra nei confronti dei dipendenti in cassa integrazione”

Ciro Troise, Corriere del Mezzogiorno: “Insigne al momento non va con nessuno, non ha ancora fatto una scelta. Potrebbe decidere di seguire il modello Mertens, cioè gestirsi da solo con degli avvocati.

Gli agenti più vicini ad una collaborazione sono Pisacane e Pastorello. I giocatori del Napoli hanno colmato il danno economico della cassa integrazione imposta ai dipendenti, inviando a domicilio un regalo che colma questa perdita economica. Tutto ciò nasce perché Castel Volturno è una famiglia tra milionari e dipendenti che svolgono attività fondamentali. Hanno tutti accolto con dispiacere la cassa integrazione ed hanno voluto compiere un gesto importante dimostrandosi un grande gruppo, in gran parte quello dei 91 punti, a cui tutti dovremmo essere grati.

Mertens? Leggo la situazione a due facce: obiettivamente arrivare ad Aprile/Maggio senza una squadra che ha già preso Mertens, è un segnale positivo. Per me rientra nei migliori giocatori del suo ruolo. Ma dopo 40 giorni dall’incontro con De Laurentiis non c’è stato lo scatto successivo, quindi le preoccupazioni aumentano. Non è andato tutto benissimo in quell’incontro, la proposta economica era soddisfacente, ma c’è lo scoglio delle multe che rappresenta un attrito e Mertens non ha mai sopportato la vicenda, più di tutti gli altri.

Callejon? C’è la certezza che non c’è mai stato accordo tra le parti. Ricordo di un incontro a Dicembre, l’acquisto di Politano è un altro indizio che fa pensare alla voglia del Napoli di cambiare su quella corsia. Nessuna della parti in causa ha mai chiuso il discorso, quindi conservo la speranza. Il mio pronostico è che Callejon vada al Valencia o a Siviglia”.

Chiariello: “I giocatori del Napoli aspetteranno De Laurentiis al varco”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNapoli: “Il Napoli si appresta ad una rivoluzione dovuta alle maledette multe e minacce di processi per lesioni ai diritti d’immagine. I rinnovi saranno difficili se non impossibile, tanto che il Napoli sarà costretto ad una rivoluzione. I giocatori aspetteranno De Laurentiis al varco. Anche la cassa integrazione non è piaciuta, ma lui non ha fatto nulla di illegale. Il calcio Napoli in quanto società, in questo momento, non mostra appeal e soprattutto ha una tensione troppo alta con i suoi giocatori”.

Insigne Napoli

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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