Napoli Primavera, Piero Vetrone analizza la situazione degli azzurrini

Napoli Primavera

Napoli Primavera, Piero Vetrone racconta cosa aspettarci dalla prossima stagione.

Abbiamo parlato di settore giovanile con uno dei massimi esperti della categoria, Piero Vetrone. Dal Napoli Primavera ai migliori giovani italiani, le parole del responsabile del portale “TuttoCalcioGiovanile.it“.

Il Napoli Primavera ha conquistato la salvezza ai playout ma ha messo in mostra giovani di qualità, come Ambrosino. Che potenzialità ha questo gruppo?

L’anno scorso il Napoli, da neopromossa, aveva l’obiettivo di conquistare la salvezza e far emergere qualche giovane interessante. Il girone d’andata è stato ottimo mentre il brutto ritorno ha costretto gli azzurrini ai playout, vinti contro il Genoa. Questa stagione vedrà il Napoli impegnato anche in Youth League e servirà uno sforzo sul mercato, anche perché i migliori della scorsa stagione andranno via. Vergara e Saco vestiranno la maglia della Pro Vercelli, anche Costanzo e Hysaj lasceranno il club. Ambrosino è destinato ad andare in prestito. Proprio Ambrosino nell’ultimo anno e mezzo ha avuto una crescita esponenziale, migliorandosi molto. Mi piace molto sia come calciatore che come persona. Subentreranno i 2004 ma in questo momento la rosa non è completa. Magari nelle prossime settimane la società avrà modo di rinforzare il gruppo per affrontare il doppio confronto. Guardiamo l’Empoli, da Campione d’Italia ha faticato a salvarsi proprio a causa dell’impegno infrasettimanale.

Parlando di mercato, viene in mente il nome di Pafundi, uno dei talenti più importanti del panorama italiano. Qualcuno lo ha accostato al Napoli, quanto c’è di vero in queste voci?

Simone Pafundi, ragazzo di origini napoletane, è un 2006 che ha giocato in categorie superiori rispetto la sua età, a volte anche con ragazzi di 3 anni più grandi. E’ un giocatore straordinario. Trequartista dal piede felpato, tira bene le punizioni ed è davvero bravo. Non credo sia destinato al Napoli, non penso l’Udinese voglia privarsene così presto. I bianconeri, promossi quest’anno in Primavera 1 , gli hanno anche fatto un contratto. Forse potrebbe andare via in prestito per fargli fare le ossa ma se mi posso sbilanciare credo resterà ad Udine a giocare il Campionato Primavera. Magari una chiacchierata tra Napoli ed Udinese ci sarà anche stata ma non credo ci sia di più.

La Primavera di Frustalupi gioca con la difesa a 3. Secondo te sarebbe giusto riproporre in Primavera lo stesso modulo utilizzato da Spalletti per preparare meglio i ragazzi in caso di necessità?

Ogni società ha il suo filo conduttore da seguire. Alcune già dall’Under 16 fanno usare lo stesso modulo della prima squadra. Ogni club ha la sua filosofia. Per quanto riguarda il Napoli, credo che giocare con la difesa a 3 non rende perché quasi tutte hanno la difesa a 4. Ovviamente ogni allenatore ha il suo credo calcistico ma per rispondere alla domanda ti dico che secondo me usare lo stesso modulo tattico di Spalletti sia un’ottima idea. In questo modo se un ragazzo, per talento o per necessità riuscisse ad arrivare in prima squadra, si troverebbe avvantaggiato. Credo però si vada avanti come l’anno scorso ma vedremo durante la stagione l’evolversi delle situazioni tattiche.

Guardando all’intero panorama italiano dei settori giovanili, c’è qualche nome interessante da seguire in ottica futura?

Uno dei miei preferiti è proprio Pafundi ma non è l’unico. Mi vengono in mente Faticanti della Roma, Semenza della Spal, Fallou Sene fortissimo attaccante della Fiorentina, ex Bari, 25 gol nell’Under 18 la scorsa stagione, anche Lorenzo Russo del Napoli potrebbe far bene. Ad Empoli si è messo in mostra Baldanzi che ha già debuttato in prima squadra. Ci sono ragazzi interessanti, il problema è dargli la possibilità di crescere bene. Ho sempre pensato che sia importante dare fiducia perché si crede in loro e non buttarli nella mischia solo per rispettare qualche “scaletta” pattuita anni prima in sede d’acquisto. Questa cosa a me fa molta rabbia. Bisogna dare la possibilità di crescere, farli giocare e di dimostrare il loro valore.

 

 

 

Mario Porcaro

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