De Laurentiis determinante per rinviare Napoli-Inter. Coronavirus? Prima del calcio, viene la salute dei cittadini

Napoli San Paolo

Lo Monaco: porte chiuse strada giusta? Davanti all’emergenza che mette a repentaglio la vita degli italiani, il coronavirus è un problema e bisogna assumere diverse decisioni. Il governo ha deciso di chiudere scuole, università, in attesa di debellare questa preoccupante epidemia

‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti opinionisti e giornalisti per discutere degli effetti del coronavirus sul calcio italiano e le misure adottate per evitare la diffusione del coronavirus. Il rinvio delle partite di calcio e poi la disputa delle stesse che avverrà a porte chiuse dovrebbero essere le decisioni che prenderà la Lega Calcio. Per tanto il match Napoli – Inter è stato rinviato, come tutte le altre gare.

Questi i loro interventi in trasmissione riportati da ForzAzzurri.Net:

Malfitano: “Napoli – Inter rinviata? Lascia capire che sotto certi aspetti l’intervento di De Laurentiis sia stato quello determinante per poter spostare la partita”

Mimmo Malfitano, Gazzetta dello Sport: “Il presidente De Laurentiis ieri si è opposto fermamente all’idea di disputare l’idea a porte chiuse. La Lega non ha avuto alternativa a spostare questa partita, è un dato importante e significativo.  Lascia capire che sotto certi aspetti l’intervento di De Laurentiis sia stato quello determinante per poter spostare la partita.

C’è in corso il consiglio di Lega che deve stabilire la calendarizzazione delle prossime giornate. A questo punto il calcio italiano deve farsi un esame di coscienza ricordandosi che ci sono tante altre categorie che sono in ginocchio.

C’è bisogno di una linea dura e ferma, sta alla Lega calcio trovare una soluzione. Quella di far scivolare il calendario di una settimana è la più ragionevole, se bisogna giocare a porte chiuse, lo si farà. In Premier si è già detto che laddove dovesse esserci un’espansione del virus, la Premier League si fermerà o giocheranno a porte chiuse”.

Bellinazzo: “Il calcio italiano ha ancora un volta dimostrato la propria incompetenza di fronte ad emergenze sanitarie di questo livello”

Marco Bellinazzo, Sole24Ore: “Il calcio italiano ha ancora un volta dimostrato la propria incompetenza di fronte ad emergenze sanitarie di questo livello. Il presidente di Lega che avvalla una soluzione come quella dello scorso weekend -in cui l’Inter qualora finisse in finale di Coppa Italia ed Europa League non avrebbe la possibilità di disputare una partita di Serie A-  non ha fatto bene il suo lavoro.

Essendo in Italia dubito ci saranno conseguenze. La soluzione è molto semplice: o si ferma il campionato, non si assegnano titoli per quest’anno oppure giocare a porte chiuse, finché a diffusione del contagio non sarà limitata. Il tema vero non è quello di bloccare il contagio, ma di limitarlo così che la sanità abbia gli strumenti per curare tutti adeguatamente”.

Chiariello: “Il Coronavirus non lo ferma il panico, ma l’intelligenza”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “Oggi non ci saranno sirene, non ci saranno navi in avvicinamento sulla costiera per fermare quello che sto per dire. Ricevo e leggo quello che mi ha mandato il pediatra di mio figlio, un pediatra di Pronto Soccorso del Santobono che ci spiega cos’è il Coronavirus e come comportarci. Il Coronavirus non lo ferma il panico, ma l’intelligenza.

L’infezione da corona virus non provoca raffreddore con naso sgocciolante o tosse catarrosa ma tosse secca e asciutta: questa e’ la cosa più semplice da sapere.Il virus non resiste al calore e muore se esposto a temperature di 26-27 gradi : quindi consumate spesso durante il giorno bevande calde come the

Tisane e brodo, o semplicemente acqua calda: i liquidi caldi neutralizzano il virus e non e’ difficile berli

Evitate di bere acqua ghiacciata o di mangiare cubetti di ghiaccio o la neve per chi si trova in montagna

Per chi può farlo, esponetevi al sole. Il corona virus e’ piuttosto grande ( diametro circa 400-500nanometri ) quindi ogni tipo di mascherina può fermarlo: non servono, nella vita normale , mascherine speciali

diversa e’ la situazione dei medici e dei sanitari che sono esposti a forti cariche del virus e devono usare attrezzature speciali
Se una persona infetta starnutisce davanti a voi, tre metri di distanza lo faranno cadere a terra e li impediranno di atterrare su di voi.

Quando il virus atterra su superfici metalliche sopravvive per circa 12 ore: quando toccate superfici metalliche ( maniglie , porte, elettrodomestici, sostegni sui tram ) lavatevi bene le mani e disinfettatele con cura

Il virus può vivere annidato nei vestiti e sui tessuti per circa 6/12 ore : i normali detersivi lo possono uccidere. Per gli abiti che non possono essere lavati ogni giorno, se potete esponeteli al sole e il virus morirà .

CORONAVIRUS – COME SI MANIFESTA

Il virus si installa prima di tutto nella gola, provocando infiammazione e sensazione di gola secca: questo sintomo può durare per 3/4 giorni

Il virus viaggia attraverso l’umidità presente nelle vie aeree, scende nella trachea e si installa nel polmone , causando polmonite : questo passaggio richiede circa 5/6 giorni .

La polmonite si manifesta con febbre alta e difficoltà di respiro, non si accompagna al classico raffreddore: ma potreste avere la sensazione di annegare: in questo caso rivolgetevi immediatamente al medico

CORONAVIRUS – COME LO EVITO

La trasmissione del virus avviene per lo più per contatto diretto , toccando tessuti o materiali sui quali il virus e’ presente : lavarsi le mani frequentemente e’ fondamentale

Il virus sopravvive sulle vostre mani solo per circa dieci minuti, ma in dieci minuti molte cose possono accadere :strofinarvi gli occhi o grattarvi il naso per esempio, e permettere al virus di entrare nella vostra gola. Per il vostro bene e per il bene degli altri lavatevi molto spesso le mani e disinfettatele .

Potete fare gargarismi con una soluzione disinfettante che elimina o minimizza la quota di virus che potrebbe entrare nella vostra gola: lo eliminate prima che scenda nella trachea e poi nei polmoni Disinfettate la tastiera del pc e il mouse”.

Ulivieri: “La mia posizione è una,  prima del calcio, viene la salute dei cittadini. L’AIAC segue le decisioni del governo”

Renzo Ulivieri, presidente Associazione Italiana Allenatori: “Sto vivendo con attesa questa situazione. La mia posizione è una: prima del calcio, viene la salute dei cittadini. Bisogna mettere da parte gli interessi personali, perché deve prevalere l’interesse collettivo.

Credo che chi si sente cittadino e quindi partecipe di una comunità, queste cose le deve considerare. C’è la necessità di mettersi ad un tavolo e trovare soluzioni condivise, nell’interesse di ogni squadra. Se si va a fare i conti, ci dicono che dalle biglietterie l’incidenza della questione societaria, è pari a 10-12%, se si sta due mesi a porte chiuse, equivalgono più o meno 4 partite per società. Si deve pensare all’interesse del campionato, ai tifosi a cui il sistema potrebbe anche fare un regalo. Il nostro mondo ha detto chiaramente – parlo per gli allenatori – che ce ne dobbiamo stare a quelle che sono le decisioni di chi decide per la salute dei cittadini. Altri percorsi non saranno intrapresi”.

Lo Monaco: “Ho buttato lì una proposta: perché vista l’emergenza, non mettiamo in preventivo la possibilità di giocare in zone tranquille? ”

Pietro Lo Monaco, ex ds Catania: “La gestione della Lega non ha mai avuto una linea generale, non ha un’anima propria. In ambito FIGC, uno dei ruoli tocca alla Lega Serie A, c’era Miccichè, la Lega propone Lotito diventando vice presidente FIGC. Porte chiuse strada giusta? Davanti all’emergenza che mette a repentaglio la vita degli italiani, il coronavirus è un problema e bisogna assumere diverse decisioni. Il governo ha deciso di chiudere scuole, università, in attesa di debellare questa preoccupante epidemia. Il calendario va rispettato, oggi come oggi, nella fase attuale ci sono delle situazioni che potrebbero favorire l’una rispetto ad un’altra. Già c’è il disagio di giocare a porte chiuse – e per me non è calcio – ho buttato lì una proposta: perché vista l’emergenza, non mettiamo in preventivo la possibilità di giocare in zone tranquille? Tipo Juventus-Inter a Palermo. L’emergenza esiste e va rispettata, quindi si gioca a porte chiuse”.

Perinetti: “Questo virus si è sviluppato in Cina, seguendolo come una cosa lontanissima e invece il mondo è veramente piccolo ad oggi, probabilmente l’Italia è la più colpita”

Giorgio Perinetti, ex ds Genoa: “E’ un’emergenza da prevedere, ma epocale ed è normale che i provvedimenti vadano presi strada facendo. Questo virus si è sviluppato in Cina, seguendolo come una cosa lontanissima e invece il mondo è veramente piccolo ad oggi. Probabilmente l’Italia è la più colpita, abbiamo esigenze importanti ed è giusto vengano presi i provvedimenti adeguati. Il provvedimento delle porte chiuse vanno a salvaguardare l’aspetto della regolarità del campionato, tutti giocano con lo stesso problema. Dal momento in cui giochiamo a porte chiuse, le televisioni ne trarranno vantaggio. Giocare ogni tre giorni o star fermi? Non credo si tratti solo di 10 giorni”.

Chiariello: “Non sono d’accordo con la decisione di non far giocare Napoli – Inter: il Napoli è pronto per reggere l’”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNapoli: “Non sono d’accordo con la decisione di non far giocare Napoli-Inter anche per mero interesse di bottega. Il Napoli perderebbe l’incasso, sarebbe un vantaggio per l’Inter giocare a porte chiuse, ma in questo momento il Napoli è pronto per reggere l’urto. Il calcolo, se tale è stato di De Laurentiis, non mi trova d’accordo. E’ una partita sottovalutata quella di venerdì prossimo, il Verona gioca un ottimo calcio, ci sono quei gioielli che il Napoli ha tanto osservato. Il Verona ha due partite in meno, batterlo in casa propria diventerà importante e sarà un viatico per Barcellona”.

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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