Luciano Spalletti aveva recentemente dichiarato che la rosa del Napoli non era completa, ora ha l’imbarazzo della scelta sia degli uomini che del sistema di gioco.
Mister Spalletti, nel corso della sessione di mercato in corso ha visto partire uomini che per lui erano fondamentali. Su tutti David Ospina e Kalidou Koulibaly, il suo comandante ed allenatore in campo (parole sue), senza dimenticare il capitano Lorenzo Insigne, Dries Mertens ed Andrea Petagna. Anche Fabian Ruiz, a meno di un clamoroso rinnovo, non vestirà più la maglia del Napoli in partite ufficiali: per lui il futuro è a Parigi oppure in tribuna fino alla prossima sessione di mercato.
Gli arrivi
Ad oggi, 18 agosto, sono ben 9 i nuovi calciatori tesserati dalla SSC Napoli. Due difensori centrali (Kim Min-Jae ed Ostigard), un terzino sinistro (Matthias Oliveira), due centrocampisti (il riscatto di Anguissa e Ndombélé, un esterno sinistro d’attacco (Kvaratskhelia). Un attaccante centrale (Giovanni Simeone), un trequartista/jolly d’attacco (Raspadori). A completare l’opera mancherebbe una delle richieste di Spalletti, un portiere esperto, di caratura internazionale ed abile con i piedi. Il Napoli è vicino a chiudere per l’arrivo di Keylor Navas, ma si è tutelato assicurandosi le prestazioni di Salvatore Sirigu.
Gli scenari tecnici
Nel corso del pre campionato ed anche nell’esordio stagionale a Verona, Spalletti ha proposto il 4-3-3 come sistema di gioco. Quanto visto a Verona lascia pensare che potrebbe essere il campionato di Zielinski. Il polacco ha dimostrato attaccamento ai colori azzurri ed una notevole voglia di riscattare la passata stagione, “sacrificato” per stessa ammissione del mister. Il suo inserimento per il gol del 3-2 dimostra quanto sia mancata al polacco la possibilità di muoversi aggredendo lo spazio. Lobotka è salito in cattedra dimostrando non di avere i tempi, ma di essere i tempi, sfruttando anche il minimo spazio concessogli per portarsi a ridosso dell’area ed infilare con l’eleganza che lo contraddistingue. Anguissa con più compagni vicini e meno metri da percorrere riesce a sfruttare al meglio le sue doti di interdizione, senza sembrare in affanno quando c’è da fare l’apertura giusta.
Tocca a te mister
Come cambiano le cose con Raspadori, Simeone e Ndombélé? L’ormai ex Sassuolo è stato un acquisto fondamentale, con i cinque cambi in tre competizioni, Spalletti avrà più di un’alternativa tattica e potrà variare modulo a partita in corso. Per caratteristiche Simeone è in rosa il sostituto di Osimhen, ma può benissimo giocare al suo fianco affrancandolo da compiti di pressing. Luciano Spalletti ha voluto una bicicletta con tante marce, ora sta a lui pedalare.
Il tecnico di Certaldo ha dimostrato che non scappa davanti alle sfide più infime. In questa stagione non ha veterani da gestire, anzi sembra essere l’uomo giusto per caricare e far crescere ragazzi giovani e che si affacciano per la prima volta al palcoscenico della Serie A. Spalletti è un grande stratega, a lui il compito di vestire il Napoli con la migliore pelle possibile considerando il momento della stagione, il prossimo match ed il momento all’interno del match in corso.