Marolda: Mi auguro che Ancelotti abbia superato questo momento e che sappia riportare il Napoli sulla retta via e che si possa ridare un’identità alla squadra. Il problema non sono i punti persi, ma la squadra allo sbaraglio
In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Francesco Marolda, giornalista Corriere dello Sport per parlare del Napoli, del dualismo Lozano-Insigne, di Ruiz, Di Lorenzo, Ancelotti ed altro.
Queste le sue parole:
SUL NAPOLI ATTUALE
“Ho un’idea mia: credo che il Napoli sia andato in confusione per i troppi cambi di formazioni. Nove formazioni per nove partite.
Questo Napoli ha bisogno di semplicità, sarebbe un errore tornare indietro con la mente. Il problema non è ciò che è accaduto, ma come si esce.
SULL’OPERATO DI ANCELOTTI PASSATO E FUTURO
Mi auguro che Ancelotti abbia superato questo momento e che sappia riportare il Napoli sulla retta via e che si possa ridare un’identità alla squadra. Il problema non sono i punti persi, ma la squadra allo sbaraglio.
SU LOZANO
Lozano? C’è un grosso dilemma: ha voluto fortemente Lozano, perché aveva in previsione una possibile vendita di Insigne. Insigne c’è ed è un problema metterlo in panchina o in tribuna.
Spero Lozano stia bene, ha avuto un brutto colpo. Il dualismo involontario Lozano-Insigne è uno dei temi da risolvere.
SU FABIAN RUIZ
Fabian Ruiz? E’ il vagabondo del centrocampo del Napoli, ha giocato ovunque. Credo che per valorizzare il giocatore e dargli continuità, bisogna trovargli una sistemazione. Ho una convinzione: al Napoli manca il sostituto di Allan.
Ancelotti crede che Fabian possa giocare anche tra i due centrali, potrebbe essere una scoperta per il futuro, ma è molto bravo, quindi può diventare un grande erede spagnolo.
SU DI LORENZO
Di Lorenzo? E’ un atto di accusa averlo scoperto tardi. E’ molto bravo, è riuscito a trovare spazio in Nazionale e Mancini ha fatto esordire tanti giocatori.
Di Lorenzo non ha sentito proprio questo passo lungo in due stagioni, è augurabile che il Napoli faccia tesoro di questo terzino.
Per concludere direi che è una delle belle storie del calcio da raccontare, non è detto che a 26 anni non si possano sognare grandi traguardi. Di Lorenzo scrive questa storia e darà coraggio a tantissimi giovani”. Conclude Marolda.