Montesarchio: “Ho avuto un confronto con Formisano, meglio giocare adesso che dopo l’estate”

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Montesarchio: ne ho parlato a lungo con Alessandro Formisano e credo che l’idea di far ricominciare il gioco, anche se chiudendo i giocatori negli alberghi, stando ben attenti all’applicazione dei tamponi, si può e si deve fare. Meglio adesso che dopo l’estate

A ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Vincenzo Montesarchio, oncologo Monaldi. Queste le sue parole sull’opportunità di riprender i campionati adesso e non dopo l’estate:

“E’ notorio che Paolo Ascierto è un gran tifoso della Juventus, quindi il rapporto con De Laurentiis parte con la sensibilità del presidente per le vicissitudini di Napoli. Ha fatto una donazione che è un segnale fortissimo ed una dimostrazione di come andrebbe vissuto lo sport ed il calcio in particolare.

Grandi esperti del Coronavirus non ce ne sono perché è un virus sconosciuto, ma stiamo imparando a conoscerlo. Visto come i focolai stanno procedendo con differenze tra Nord e Sud, complessivamente il calcio in qualche modo deve riprendere a giocare.

Dobbiamo aspettare la presa di posizione del Governo, se fatto in maniera categorica con regole ferree, se utilizzati i tamponi in maniera significativa, secondo me si può rimettere in gioco questa cosa.

Ne ho parlato a lungo con Alessandro Formisano e credo che l’idea di far ricominciare il gioco, anche se chiudendo i giocatori negli alberghi, stando ben attenti all’applicazione dei tamponi, si può e si deve fare. Meglio adesso che dopo l’estate.

Immaginare di fare una partita e poi fermarsi per 14 giorni non è ottimale, bisogna avere il polso sul virus. C’è bisogno di un ottimo triage, rispettare le misure di sicurezza necessarie e questo può portare alla ripresa. Ciò che oggi non sappiamo ancora, è quanto può essere mantenuta l’immunità, penso 2-3 mesi siano ragionevoli.

La possibilità di seguire in maniera più stretta che non hanno le IgG, che possono avere più facilmente il contagio, possono essere isolate. Dopodiché va fatto un grosso triage per le persone che hanno avuto stretto contatto, ma si continua a mandare avanti la fabbrica: in questo caso il calcio. La fase 1 è stata un po’ farraginosa, ma da ciò che abbiamo imparato da quest’esperienza è conoscere il problema e ripartire: così si affronta bene il virus”. Conclude Montesarchio.

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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