Napoli, Gattuso e Insigne in conferenza: queste le loro parole

Gattuso

Lorenzo Insigne e Gennaro Gattuso sono intervenuti in occasione della conferenza stampa in vista della partita di domani con il Barcellona. Queste le loro parole.

Le dichiarazioni di Insigne

“Messi? La stiamo vivendo bene tutti insieme, in maniera serena. Sappiamo di affrontare una grandissima squadra. La dobbiamo preparare nel miglior modo possibile, non c’è solo Messi. Dobbiamo limitarlo e fare una grande prestazione, questo è certo. Ce la possiamo giocare, a Brescia abbiamo fatto una buona partita, siamo stati bravi a ribaltarla.

Grazie al mister che ci sta aiutando, soprattutto nei momenti di difficoltà. Noi la stiamo preparando al meglio, la Champions ha un altro fascino e vogliamo fare bella figura. Per noi cambia l’avversario rispetto al campionato, ma ci stiamo lavorando. Abbiamo sbagliato a sottovalutare in campionato alcune piccole squadre, abbiamo perso punti e poi abbiamo vinto con il Liverpool. Dobbiamo scendere in campo con la giusta cattiveria. Domani dobbiamo fare una grande partita, sia in fase offensiva che in fase difensiva. E’ una grande sfida che ci affascina.

Messi? Attualmente è il migliore al mondo, ma non voglio paragonarlo perchè per noi napoletani Maradona è sacro, ma nulla da togliere a Messi. Da capitano e napoletano queste partite le sento particolarmente, sono pronto a prendermi la responsabilità sulle spalle. Paura? No, perchè se la affronti con paura non riusciamo a fare le cose giusta. Si può fare, tutto si può fare. Ci dobbiamo provare, anche se affrontiamo grandi campioni, anche il Liverpool era campione d’Europa e con loro non abbiamo perso in 2 sfide. Dobbiamo ancora analizzare alcune cose, ho visto la partita di sabato contro l’Eibar, qualcosa hanno concesso e dobbiamo sfruttare al meglio le nostre occasioni. Barcellona? Non ho mai avuto l’opportunità di firmare per loro, non ci sono mai stato vicino. Gattuso? Da quando è arrivato ci ha sempre caricato, ci ha fatto sentire subito la sua fiducia dal primo giorno. Ci ha fatto discorsi duri, noi l’abbiamo seguito dal primo giorno, con lui siamo sul pezzo. Sicuramente conoscendo i miei compagni e l’ambiente so che faremo una grande partita come già fatto in questa stagione. Per me cosa rappresenta questa partita? Da me si aspettano sempre tanto, ho sempre accettato le critiche, se uno sbaglia il tifoso è libero di criticare, sono sempre venuto fuori da questi periodi e lo sto facendo ancora”.

Le dichiarazioni di Gattuso

Affrontare il Barcellona non so se è un bel debutto o no, devo ringraziare la squadra e Ancelotti perchè io non ho fatto nulla per essere qui. L’emozione c’è però poi dopo ti passa, io sono due giorni che smanetto. C’è grande preoccupazione, è una squadra che con Setien ha iniziato a fare di nuovo le cose che facevano. Con Valverde riconquistavano la palla dopo 12 secondi, adesso dopo 6. Noi dobbiamo pensare non solo a quando hanno la palla ma anche a quando ce l’abbiamo noi. Se non facciamo bene rischiamo davvero grosso.

Insigne? E’ un giocatore, che al dilagare della tecnica, che pur non avendo una grande fisicità è molto importante per il Napoli. E’ un giocatore molto intelligente. Messi? Sono soddisfatto se vedo una squadra che riesce a subire bene il Barcellona, che gioca con la testa alta e che non ha paura. Non dobbiamo essere preoccupati, voglio vedere una squadra viva che se la gioca fino alla fine. Su Messi ho letto varie cose, ma noi dobbiamo fare una grande partita collettiva. A Messi gli vedo fare cose impensabili, è il miglior giocatore da ormai parecchi anni, fa cose come quelle che vedo fare alla Playstation.

Io sono uno che prima di questa partita fa le solite cose, penso a tutto quello che ho fatto, da Sion, Pisa, Palermo ed altro. Io penso alla strada che ho fatto da allenatore, anche se non mi sono meritato io questa cosa sul campo, me la sono meritato come gruppo di lavoro. Una squadra la si tiene sul pezzo con il lavoro quotidiano, con le priorità, con le regole, con il rispetto. Gestire 25 giocatori, e non solo, non è ovviamente semplice, ma bisogna essere sempre lì, trovare una parola diversa per ognuno di loro e dire la verità.

La cosa brutta è dire a quei 3/4 giocatori che domani non verranno neanche in panchina. Ci vuole coerenza, si deve lavorare sempre, andare via 4/5 ore dopo di loro. Il calciatore negli ultimi anni è molto più evoluto. Queste sfide sono molto più complicate da allenatore. Quando finivi la partita con il Barcellona pensavamo al fatto che noi facevamo un altro sport. Loro, Xavi e Iniesta non te la facevano mai prendere. Per 4/5 giorni ti sentivi sotto, ti chiedevi come facevi a giocare a calcio e ad affrontare gente come loro. Messi? Non si può fermare, io non ce l’avrei fatta. Noi non dobbiamo commettere un errore, noi giochiamo contro il Barcellona, non contro Messi. Giochiamo da collettivo e da squadra “.

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