L’edizione odierna di Repubblica scrive sul recupero di Gabbiadini
Lo aspetta una delicatissima prova d’appello, che rischia di essere decisiva anche per il suo futuro nel Napoli, a due mesi dall’apertura del mercato invernale. Manolo Gabbiadini torna titolare nel momento più difficile: non soltanto per la squadra, ma pure dal punto di vista personale.
Deve riscattarsi, l’attaccante lombardo: dopo avere messo tutti nei guai con l’assurda espulsione di Crotone e le successive due giornate di squalifica in campionato, scontate contro Empoli e Juventus.
Aurelio De Laurentiis gli ha ribadito la sua stima dal punto di vista personale, evitandogli un provvedimento disciplinare. Dal punto di vista tecnico, invece, il giocatore lombardo resta giocoforza sotto esame a causa del suo deludente avvio di stagione, in cui non è riuscito finora a uscire quasi mai dall’anonimato, nonostante l’addio di Higuain e la lunga assenza di Milik.
Ma in Champions, paradossalmente, Gabbiadini può almeno consolarsi con un agrodolce record. L’azzurro è infatti l’unico italiano ad aver segnato in questa edizione del torneo, dopo le prime tre giornate. Un lampo nel buio, anche se su calcio di rigore e purtroppo per il Napoli ininfluente sul risultato, nella sconfitta del San Paolo proprio con il Besiktas.
È un dato statistico che conferma il periodo difficile del nostro calcio, fanalino di coda in questa particolare classifica, comandata con 16 gol dai giocatori argentini. Seguono i tedeschi con 14, i brasiliani con 12, i francesi e gli spagnoli con 10, i portoghesi e i belgi con 8 otto e via via una ventina di nazioni più o meno quotate, Turchia compresa. Non pervenuto il made in Italy, con l’unica eccezione del discusso attaccante di Sarri, che stasera proverà dunque a tenere alta in Europa anche la bandiera tricolore.
A Istanbul, però, Gabbiadini dovrà cercare gloria innanzitutto per se stesso e per il Napoli: con cui sa bene di essere in questo momento in debito. La maglia da titolare che indosserà contro il Besiktas, proprio in una delle partite più importanti della stagione, non gli sarà infatti restituita sotto forma di premio: ma piuttosto per la situazione di emergenza con cui Sarri deve fare i conti in attacco. Il tridente leggero ha consumato un tesoro di energie, per provare a limitare i danni nelle ultime due gare (e mezza) di campionato. Tocca al vice Milik fare finalmente la sua parte, dimostrando di non essere un falso nueve e neppure un nueve falso. Ora o mai più.
