Sampdoria-Napoli, la conferenza di Spalletti alla vigilia

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Il tecnico Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra il Napoli e la Sampdoria.

Alla vigilia di Sampdoria-Napoli Luciano Spalletti interviene in conferenza stampa. Le prime parole del tecnico di Certaldo sono in ricordo dell’ex giocatore ed allenatore Gianluca Vialli morto nella giornata di ieri a causa di una malattia con cui ha dovuto convivere per anni.

“Comincio col ricordo di Gianluca: nella stagione 85, a Chiavari, era la Sampdoria sua e di Mancini e si usava fare amichevoli perché non c’erano tutti questi infrasettimanali e su un lancio mi trovai a correre su di lui. Fece 20 metri all’indietro per rialzarmi e tirarmi su, già lì si vedeva molto bene da giovane la capacità di essere un leader, senza farlo mai pesare a nessuno. Era un uomo di grande carisma, precursore di grandi idee e visioni sia in campo sia fuori. Me lo ricordo sempre nella Juventus ed è stato tra i più a pressare alto ed in quel momento non si usava molto. E’ uno dei primi usciti dall’Italia che s’è fatto valere in Premier, facendo poi anche l’allenatore ed il commentatore. Ricordo benissimo a Sky la sua competenza ed il rispetto di tutti, una grandezza in campo e nella vita ed ha speso tutto se stesso per noi perché l’abbiamo visto anche nell’ultimo mondiale dare consigli a tutti nonostante la sua condizione. Ci ha dato insegnamenti ed abbiamo imparato molto da lui, grazie Gianluca.”

Sulla sconficca contro l’Inter:

“Potevamo avere 8 punti di vantaggio e ne abbiamo soltanto 5. Una sconfitta può capitare, il nostro campionato è positivo ed abbiamo fatto bene. La verità è che a noi ci girano le scatole e devono girarci, non abbiamo fatto quello che avremmo voluto fare e non vogliamo accontentarci della classifica e del vantaggio che c’è tra noi e le altre. Noi vogliamo giocare anche le gare difficili contro squadre allestite per vincere lo Scudetto con la stessa voglia delle altre giocate per fare risultato pieno, ma in quest’ultima non lo abbiamo fatto. Sulle scelte non è che arrivano ora per la prestazione, ma erano già state un po’ previste prima di Milano. Si va a fare delle valutazioni perché ci saranno 3-4 cambiamenti, come giusto che sia.£

Sui giocatori leader all’interno dello spogliatoio:

“Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen che è un leader quandp salta addosso all’avversario. perché ci va con quella ferocia e determinazione. Sono calciatori forti anche nel carattere come Elmas, altri più taciturni e più buoni che prendono le stecche senza protestare, ma sono calciatori forti che hanno la stoffa del calciatore forte caratterialmente e leader.”

Sullo sfidare avversari che hanno moduli e caratteristiche simili:

“Sono sistemi di gioco in base alle caratteristiche, noi abbiamo delle complicazioni, come le hanno loro sul 4-3-3, dipende come si va ad incastrarsi nelle contrapposizione. A Milano loro ti danno quello spazio lì sui terzini e devi essere tu a scavare dentro la difesa. Poi devono scegliere se far uscire il quinto o meno e si aprono degli spazi, ma l’abbiamo fatto al di sotto delle nostre possibilità, ma non abbiamo fatto male al di là di quelle due occasioni all’inizio della gara, quando abbiamo sbagliato noi in costruzione. Ci sono state poi delle circostanze in area nonostante loro l’abbiano affollata molto. Dovremo migliorare nelle prossime partite, ma non sarà una delle più facili al di là del modulo perché loro erano in difficoltà ma hanno fatto una buonissima partita, noi stavamo facendo bene ed abbiamo fatto una partita al di sotto e troveremo un ambiente particolare per l’ultima gara e per queste situazioni che sono accadute. Contro l’Inter ci sono state due-tre situazioni da dentro l’area, in cui siamo andati al tiro ravvicinato, non siamo stati neanche fortunatissimi, poi è anche il valore dell’avversario che non ti fa avere o meno una reazione. Loro quando si arroccano dietro poi hanno difensori fisici. Anche quando Osimhen ha stoppato la palla era una situazione importante come le loro, ma noi non siamo contenti perché non vogliamo essere la squadra rivelazione e non vogliamo perdere anche se l’avversario si chiama Inter.”

Su Rrahmani e Kvaratskhelia:

“Rrahmani ha costruito molte azioni correttamente, contro gli attaccanti dell’Inter e sul gol è stato bravo Dzeko a crearsi lo spazio col cross che cadeva proprio lì alle spalle. Sono contento del suo rientro in campo, poi caricarlo di 90 minuti tutti insieme potrebbe essere sbagliato e stiamo valutando la situazione. Su Kvara io divento il primo difensore. Per me non ha fatto male, è entrato dentro l’area cercando di crearsi lo spazio, ha calciato e si è preso responsabilità perché si poteva anche passarla e deve solo ritrovare confidenza perché in allenamento si vede che fa le stesse cose a cui ci ha abituato e c’è fiducia che le rimetta in pratica. Kvaratskhelia parte dalla fascia e spesso si accentra, se si parla di gabbia e raddoppi ne riceverebbe più in mezzo al campo dove è più facile portare raddoppi. Lui vuole quel pezzetto di campo, sfruttare quello, lo si può usare però in entrambe le zone.”

Fonte foto: Instagram, @officialsscnapoli

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