Coronavirus, Locatelli: “Mi preoccupa abbandonare le misure disposte fino ad ora. Scuola? Posticipiamo”

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Coronavirus, Locatelli: “Mi preoccupa abbandonare le misure disposte fino ad ora. Scuola? Posticipiamo”

Nel lunedì di Pasquetta in quarantena continuano i controlli in tutta Italia, dopo che il week end di Pasqua si è confermato un momento in cui gli spostamenti non autorizzati sono aumentati. Intanto la crescita del contagio continua a rimanere stabile: per il nono giorno consecutivo calano i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ma tra sabato e domenica ci sono stati ancora 4.092 contagi e 431 morti. Anche per questo, il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, avverte che l’ipotesi di un ritorno a scuola direttamente a settembresia ormai plausibile.

Locatelli: “Riflessione per posporre la riapertura delle scuole”
“Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riaperturadelle scuole al prossimo anno”, ha detto il presidente del Css Locatelli, intervenuto a Che tempo che fa su Rai2. Ma la decisione, ha precisato, “spetta al governo e al ministro dell’Istruzione“. Locatelli ha parlato più in generale della Fase 2: “Il test di sieroprevalenza è fondamentale per acquisire informazioni su quale percentuale ha sviluppato anticorpi e su questo è in via definitiva la validazione dei test per scegliere quale applicare, siamo a buon punto per selezionare il migliore”, ha assicurato. “Quello che mi preoccupa di più al momento – ha però avvertito – è se si abbandonano i comportamenti individuali che ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e ridurre il numero dei morti”. “Se chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell’emergenza èun’operazione delicata”, ha concluso il presidente del Css.

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