Chiedi chi era Careca

Parafrasando il titolo di una bellissima canzone degli Stadio scritta dal meraviglioso poeta bolognese Roberto Roversi, abbiamo immaginato un bimbo napoletano che vuole conoscere il glorioso passato della sua squadra del cuore. Indeciso su quali siano le domande da fare, un adulto frequentatore del San Paolo negli anni ’80, commosso gli risponde che non riesce a parlare dei suoi ricordi senza piangere, ma gli dà un indizio: “chiedi chi era Careca”.

Allora, proviamo a rispondergli noi, con quel tono di affetto e malinconia che proviamo quando parliamo del nostro passato. Cominciando dalla canzone con la quale veniva accolto in campo: “Ué Carè Carè Careca tira la bomba tira la bomba“.

CARECA-2912Careca deve il suo nomignolo ad un clown molto famoso in Tv dall’inizio degli Anni Cinquanta, Carequinha. Antônio de Oliveira Filho nacque ad Araquara nello Stato di San Paolo, tanto tanto lontano da Napoli il 5 ottobre del 1960. Quando giunse nella squadra di Maradona e Giordano aveva già vinto 2 Campionati Brasileiro (1978 Guarani e 1986 San Paolo), nonché 2 trionfi nei tornei minori (1985 e 1987) ma di grande fascino, del Campionato Paulista (il più antico torneo brasiliano disputato tra le squadre dello Stato di San Paolo dal 1902).

Il suo debutto avvenne a Pisa in una partita che divenne famosa per una monetina che colpì Renica e che avrebbe significato il 2 – o a tavolino per il Napoli (non così famosa come quella che colpì Alemão). L’amore non sbocciò quell’anno. La personalità timida ed introversa dell’attaccante brasiliano lo metteva al terzo posto della MAGICA, stellare attacco composto da tre grandi campioni Maradona, Giordano e Careca. Pesarono su quell’anno i molti gol falliti nella partita più importante di tutti i tempi disputata in Europa dal Napoli con il Real Madrid nella gara di ritorno al San Paolo. L’andata si era conclusa 2 – 0 per il Real Madrid, in un surreale Santiago Bernabeu a porte chiuse, in seguito agli incidenti dell’anno precedente della partita disputata contro il Bayern Monaco. Il risultato non tragga in inganno. Non fu un Real strepitoso, ma solo un rigore di Michel e un’autorete di De Napoli a battere il Napoli (Non fu l’unica autorete in Europa di De Napoli). Il ritorno cominciò benissimo con un gol di Francini e diverse occasioni fallite da Careca, ma poi, sul finire del primo tempo, una rete di Butragueño spense le speranze del Napoli.

CARECA MARADONA 5522Però, fu la tragica partita del 1 maggio del 1988 a segnare la grande delusione di quell’anno. Per molti di noi il 2 – 3 subito dal Milan di Gullit e Van Basten, e soprattutto di Arrigo Sacchi, è rimasta una ferita mai completamente cicatrizzata.

L’anno dopo, andato via Giordano (insieme a Bagni, Ferrario e Garella per volontà di Ottavio Bianchi) il nuovo Tridente venne formato da Maradona, Careca e Carnevale. Non c’era più la MAGICA. Però, trono la magia: nel 1988-1989 il Napoli vinse la Coppa Uefa, nel 1989-1990 il Secondo Scudetto, e nel 1990 la sua prima Supercoppa Italiana. In tutte queste occasioni il contributo di Careca fu fondamentale. Realizzò 2 gol nella doppia finale con lo Stoccarda nel maggio 1988 e 2 gol nella finale del 1 settembre di Supercoppa, vinta 5 – 1 contro la Juventus!

Careca fu uno degli attaccanti più completi che si sia visto giocare al San Paolo. Per diversi anni fu considerato, insieme a Van Basten, l’attaccante più forte del mondo.

Lasciò il Napoli nel 1993, ormai orfano di Diego da due anni, lasciando di sé il ricordo di 95 gol in partite ufficiali (tanti decisivi). Ancora oggi l’attaccante brasiliano è il sesto miglior marcatore della storia del Napoli dopo Maradona, Sallustro, Cavani, Vojak ed Altafini e prima di Marek Hamsik e Giuseppe Savoldi.

Oggi Careca vive felicemente a Campinas, dove ha portato la famiglia da Araraquara. Qui, insieme all’amico Edmar si occupa del Campinas Futebol Clube, una squadra giovanile per cui svolge il talent scout.

Amedeo Gargiulo

 

Chiedi chi era Careca

https://www.youtube.com/watch?v=XYpg94UexX8

Chiedi chi era Careca

 

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Core ‘ngrato: 6 aprile 1975 Juventus-Napoli 2 – 1

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Amedeo Gargiulo

Laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli nel 1997. Seconda Laurea in Storia all'Alma Mater di Bologna nel 2012. È insegnante di Lingua e Letteratura Italiana nella Scuola secondaria di secondo grado dal 2007. È giornalista pubblicista dal 2017. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo storico: "Κύμη (Cuma)" Azeta Fastpress. Si occupa di due rubriche sulla storia del Calcio: "Tasselli di storia napoletana" per Forzazzurri.net e "SINE QUA NON, siamo qui noi" per 1000CuoriRossoblu. È Presidente della Associazione Culturale Enciclomedia ODV.

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