Napoli meglio col 4-3-3. Errori di Koulibaly si vedono di più senza Albiol e su De Laurentiis …

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Chiariello: Napoli, De Laurentiis non si rende conto che deve chiudere subito questa vicenda, perché altrimenti i danni di immagine saranno incalcolabili

NAPOLI DE LAURENTIIS KOULIBALY ALBIOL – A ‘Punto Nuovo Sport Show’,  in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti vari opinionisti e giornalisti per discutere delle ultime vicende in casa Napoli e di altro.

Questi i loro pareri riportati da ForzAzzurri.net:

Chiariello: “Mancini l’uomo giusto per il calcio italiano”
Il giornalista con il suo EditoNuovo: “Il calcio italiano ora è alle prese con le nazionali, Roberto Mancini è una grande scelta. Bella riconciliazione con il dio scuro Vialli, come li chiamava Gianni Brera.

Mancini aveva una personalità da allenatore già quando era un calciatore. Ci sono i tre napoletani: il numero 10 Insigne, Di Lorenzo che sta facendo una stagione sorprendente e poi Meret, che a 22 anni è più forte di quanto lo fosse Zoff all’epoca”.
Pisani: “Trattative per il Napoli? Il segreto professionale mi impedisce di parlarne ma…”
L’avvocato Angelo Pisani: “Sono un tifoso del Napoli che fa l’avvocato. Non posso dire per motivi professionali se ci sono o meno trattative per il Napoli.

Sono domande che possono essere rivolte a tanti altri giornalisti che parlano da tempo di offerte. Poi mi chiedo: è possibile che il calcio Napoli non interessi a nessuno? Purtroppo la città viene spesso sporcata dalla criminalità organizzata, che però esiste anche altrove. Una trattativa in passato è saltata perché non era dotato di uno stadio di proprietà. Il motivo principale perché interessa è l’economia turistica che si può sviluppare attorno.

Da ciò che ho sentito, la valutazione di Aurelio De Laurentiis del club è di 850-900 milioni. E faccio un’altra domanda: se il Napoli non trovasse la qualificazione in Champions, sarebbe più conveniente vendere o rimetterci?”.
Proietti: “Invalida al 77%, l’AIA mi ha espulso perché ho detto la verità”
Elena Proietti, ex arbitro e assessore dello sport del comune di Terni: “Ironico che avessi pagato le quote dell’AIA prima che me la togliessero.

La tessera mi è stata tolta perché gli associati non possono rilasciare dichiarazioni tecniche sulle gare arbitrate, ma io ho parlato di questioni personali.

Il fatto che abbia preso un pugno all’interno di campo sportivo non vedo cosa cambi rispetto se l’avessi preso altrove. Il giocatore che ha fatto ciò che ha fatto in quella partita non è stato radiato.

Il Gip ha scritto che ho subito un’aggressione ma manca l’elemento soggettivo, manca il dolo: questo è il punto di vista della giustizia sportiva, che ha accertato che sono uscita dal campo con la faccia gonfia e un’invalidità importante del 77%, certificato dalla ASL.

L’AIA invece non riconosce l’accaduto e mi ha tolto la tessera perché dire la verità arreca un grave danno all’associazione, invece di esprimere la propria solidarietà per chi ha subito un danno permanente. La mia versione dei fatti è diversa dalla ricostruzione in giudizio.

Il danno che io ho riportato è neurologico: il mio occhio è sano come organo, ma per il cazzotto che ho preso sulla tempia mi ha provocato l’invalidità. L’AIA non mi ha mai mostrato la propria solidarietà, né ho ricevuto una visita in ospedale: Nicchi all’epoca disse che doveva vedere le carte.

Il calciatore a fine anno potrà ricominciare a giocare dopo la squalifica di 5 anni, io invece non potrò tornare ad arbitrare. Io ora sono assessore allo sport per il comune di Terni, quando uno sportivo di questa città si infortuna io lo chiamo e gli chiedo come stia”.
Schioppo: “Vogliamo la promozione in Serie A”
Il capitano del Napoli femminile, Emanuela Schioppo: “Sono un po’ scaramantica e non mi espongo facilmente, ma il nostro obiettivo è vincere nuovamente il campionato.

Ora siamo in Serie B e vogliamo arrivare nella massima serie. Come ho detto in altre interviste, è difficile parlare della crisi del Napoli maschile. Gli spogliatoi sono diverse e senza conoscere determinate dinamiche è difficile dare un giudizio esterno.

È una grande soddisfazione veder crescere il movimento, il nostro presidente Lello Carlino insieme agli altri imprenditori ci mettono tanta passione in ciò che fanno e noi proviamo a ricambiare allo stesso modo. Dopo i Mondiali della scorsa estate, il movimento è cresciuto.

Per questo come società vogliamo affrontare le squadre di vertice che sono all’avanguardia. Siamo sulla strada giusta per arrivare a quei livelli”.
Matacena: “Arbitrato, accordo collettivo e regolamento interno: vi spiego tutto”
L’avvocato Giuseppe Matacena: “Chi sicuramente esce sconfitto da questa vicenda è il Napoli e i suoi tifosi. I fari in questa questione: l’accordo collettivo che intercorre tra la Lega e l’Assocalciatori, che stabilisce gli obblighi dei giocatori, tra cui l’obbligo di adempiere ad una serie di norme stabilite dalle società, mentre al tempo stesso le società devono garantire strutture, vitto e alloggio adeguato.

Vi è anche la disposizione sul ritiro, dove si parla chiaramente di un chiaro preavviso. Qui subentra il secondo faro, che riguarda il regolamento interno che il Napoli fa firmare insieme al contratto di prestazione sportiva.

L’accordo collettivo prevede l’applicazione della sanzione in due modi: diretto, quindi una sanzione del 5% dell’ingaggio con i giocatori che possono rivolgersi al collegio arbitrale; indiretto, se fosse superiore la percentuale fino al 25%, e in quel caso la società deve rivolgersi al collegio per ottenere la convalida della sanzione. Il procedimento arbitrale è caratterizzato da una certa velocità che non viene garantito se vi è un’applicazione indiretta della sanzione“.
Casaglia: “Il Napoli meglio col 4-3-3, gli errori di Koulibaly si vedono di più senza Albiol”
Il match analyst Alessandro Casaglia: “Credo che le difficoltà del Napoli siano soprattutto di carattere psicologico. I risultati non saranno stati brillanti, ma con una vittoria passa il turno di Champions e con un altro paio in campionato riaggancerebbe il gruppo che lotta per la qualificazione in Champions.

Il 4-3-3 sarebbe il vestito migliore per questa squadra, i calciatori avrebbero un ruolo più adeguato a quelle che sono le caratteristiche.

Non mi riferisco tanto ad Insigne e Callejon, quando a Zielinski e Fabian Ruiz che hanno sofferto nel compiere le due fasi di gioco, e la regia non rientra tra le migliori qualità. Nelle idee di Ancelotti non serve un regista, ma in una squadra abituata a tenere il possesso palla e a schiacciare gli avversari nella metà campo altrui, un calciatore di quelle caratteristiche può tornare utile.

Koulibaly ha avuto per anni il cuscino morbido di Albiol al suo fianco, e i suoi errori potevano passare più facilmente inosservati.

Lo spagnolo sapeva gestire bene la linea difensiva e coprire i compagni. Il fatto di avere accanto a sé Manolas gli ha tolto il cuscino e ogni errore viene amplificato.

Ci sono stati degli errori abbastanza evidenti e che non si sposano col profilo del calciatore, ma che ci sono sempre stati anche in passato. Ora si stanno sommando in maniera abbastanza strano, probabilmente ora paga questa incertezza”.
Chiariello: “De Laurentiis risolva la vicenda, altrimenti danni incalcolabili”
Il giornalista con il suo EditoNapoli: “Paolo Condò ha scritto sulla Gazzetta una cosa molto condivisibile: ciò che sta accadendo al Napoli sta creando un danno di incalcolabile dimensione.

Torneremo ad essere quella squadra di tempo fa. Milioni di calciatori ci penseranno non una ma trenta volte prima di venire a Napoli e questo è il danno più grande.

Napoli potrebbe tornare ad essere una città non gradita: non lo era quindici anni fa per motivi economici e progetto tecnico, non lo è stata poco tempo fa per calciatori come Gonalons e Kramer. De Laurentiis non si rende conto che deve chiudere subito questa vicenda, perché altrimenti i danni di immagine saranno incalcolabili”.

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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