Sky e Dazn possono mettere in ginocchio tutti dalla A alla C. Mertens resta a Napoli? Ancora dubbi

Sky e Napoli

Esposito: Mertens resta? Ci sono ancora dubbi? Non so nulla, ma credo che le cose siano positive. Non sarei pessimista in questo senso. Io sono per la riconferma di Gattuso, ma non vorrei che venga dimenticato ciò che è successo, ci sono state troppe cose sbagliate

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione  in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti opinionisti e giornalisti per parlare dell’attuale momento che sta vivendo il calcio per effetto del coronavirus, della permanenza di Mertens al Napoli e di altro.

Questi i loro interventi riportati da ForzAzzurri.Net:

Pillon: “La mia scelta è stata fatta non per dare esempio, ma credo che ognuno debba fare ciò che ritiene più opportuno”

Giuseppe Pillon, ex allenatore Cosenza: “Stiamo vivendo un momento di grande difficoltà, io abito a Treviso e distante dalla mia famiglia non ero tranquillo, non stavo bene e ho lasciato tutto. In questo momento la priorità è la famiglia e la salute, la situazione era ingestibile.

La società ha compreso il problema, ho parlato chiaramente con il direttore e col presidente abbiamo trovato un accordo lasciandoci. Mi dispiace, amo il mio lavoro ma davanti ad una cosa del genere non ci ho pensato un attimo a scegliere, dovevo tornare dalla mia famiglia.

Fin quando sono rimasto in Calabria, non era percepito il pericolo, tranne l’ultima settimana che il terrore è arrivato anche giù, soprattutto in ambito sanitario. Non so se si trovassero a fronteggiare il numero di casi del Nord come andrebbe a finire. Devono rispettare le regole per evitare il contagio. La mia scelta è stata fatta non per dare esempio, ma credo che ognuno debba fare ciò che ritiene più opportuno”.

Chiariello: “Non vorrei mai ricoprire un ruolo istituzionale in questi momenti per le macerie che ci saranno da raccogliere”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “Ci sono momenti in cui gente con ruoli istituzionali non ha niente di cui farsi invidiare. Non vorrei essere De Luca, Conte, Gravina perché hanno un ruolo difficilissimo. Ognuno per le sue competenze deve trovare le giuste decisioni, i tempi, la rapidità e la mediazione con le varie posizioni affinché si esca fuori da questa crisi. Come ha detto Gravina dal Coronavirus prima o poi si uscirà, ma ci saranno le macerie economiche. Così come si cercano soluzioni economiche, anche il calcio si vuole dotare di un fondo salva calcio”.

Castellacci: “Per tornare ad allenarsi c’è bisogno di uniformità, ma tante società sono in quarantena”

Enrico Castellacci, Presidente associazione medici calcio italiani: “Dissi di fermare il calcio in tempi non sospetti. Una forma di contagio così aggressiva non avrebbe guardato porte aperte o porte chiuse, il rischio sarebbe stato grosso ed un mese fa fui considerato un eretico.

Non ho ancora sentito un virologo che ha dato una probabile diminuzione del picco pandemico, vediamo che la letalità è molto alta. E’ giusto mettere delle date, come quelle date da Gravina e Spadafora, ma ho dei dubbi: per quanto riguarda gli allenamenti, c’è bisogno di uniformità, ma tante società sono in quarantena.

Dovrebbero decidere gli staff medici delle società e parlo da Presidente associazione medici calcio italiani, bisogna andare molto cauti. Siamo tutti impreparati al virus, ma sappiamo che può aggredire l’organismo in maniera diversa, in alcuni casi in maniera asintomatica, altri lievi sintomi ed altri molto più gravi. Come smaltire il virus dipende da come ha attaccato l’organismo”.

Furino: “Sono tutti bravi a festeggiare durante le vittorie e criticare durante le sconfitte”

Giuseppe Furino, ex Juventus: “Con Boniperti c’era un rituale che si ripeteva da sempre, eravamo abituati alle sue prese di posizione sotto certi aspetti. L’anno in cui perdemmo il campionato era avviato verso la vittoria, ma inevitabilmente successe qualcosa di incredibile e tutto cominciò da una partita col Cesena.

Giocavamo a Cesena e nulla faceva pensare che avremmo potuto perdere quella partita, poi perdemmo anche il derby, andammo a Milano e perdemmo anche lì, partite che avremmo vinto nella normalità, ci cascò il mondo addosso ed entrammo in una spirale di crisi che non ci permise di recuperare.

Quello che mi fece più male fu quella volta in cui ebbi la convinzione che i nostri tifosi erano tanto sportivi, ma non attaccati alla squadra: nei momenti di difficoltà anziché protestare avrebbero dovuto sostenerci. Quando le cose vanno bene sono tutti tifosi, ho nella testa un tifoso che venne all’aeroporto quando tornammo da Bilbao, che voleva abbracciarci e gli dissi “Brutto bastardo se non te ne vai ti spacco la testa con questa Coppa” e lui se ne andò”.

Grassani (legale Napoli): “Sky e Dazn possono mettere in ginocchio tutti dalla A alla C. De Laurentiis è un presidente come pochi rispetto alla lungimiranza anche in momenti eccezionali come questo”

Mattia Grassani, avvocato: “Prolungamento contratti? Non è assolutamente un passaggio scontato, si tratta di mettere attorno ad un tavolo una pluralità di componenti perché mai nella storia dello sport un contratto dovesse essere spostato per cause di forze maggiori.

Mai come in questo caso la frase fatta “Stiamo uniti” è fondamentale, perché per prendere una decisione non c’è bisogno solo della FIGC, ma è una cosa che riguarda tutta la galassia di lavoratori che contribuiscono alla realizzazione dell’evento. Chiunque svolge un’attività lavorativa ha due nodi fondamentali: il prestatore che svolge quest’attività e che l’attività venga pagata.

Al 30 Giugno c’è una scadenza di contratti e noi ad un tavolo di lavoro chiediamo la proroga di quei contratti, i giocatori giocherebbero senza prendere i soldi di quella frazione. Sono due settimane in cui in Italia nessuno si allena, nessuno gioca e quindi arriveremo circa un mese che non è stato adempiuto per esigenze eccezionali. Ecco che questo periodo verrebbe spalmato in quei giorni di Luglio. Teniamo presente che terminare la stagione entro il 30 giugno, non significa solo che il pallone debba rotolare, ci sono tanti aspetti da riprendere.

Mettiamo caso che è il virus possa attenuarsi a metà Aprile e tornare alla normalità, gli stadi sono adeguati a ripartire? Il virus ha messo in ginocchio il Paese, ma c’è da considerare che vari elementi possono mettere in ginocchio tutte le società: i colossi Sky e Dazn da un punto di vista legale potrebbero già intraprendere iniziative e per senso di responsabilità non sono state minimamente intraprese.

Il club rivendica il 100% delle parti proveniente da diritti televisivi, sponsor, le società esterne diranno che c’è stata un’impossibilità nella prestazione. Anche quando si ricomincerà, si giocherà ogni 3 giorni a stadi vuoti, 10 partite nella stessa giornata, anche il prodotto che il sistema calcio perderà appeal per un’indigestione di partite. De Laurentiis preoccupato? E’ assolutamente attento e vigile rispetto a ciò che si sta verificando, come sempre ci ha abituato a precorrere i tempi. Credo sia un presidente come pochi rispetto alla lungimiranza anche in momenti eccezionali come questo”.

Esposito: “Mertens resta? Ci sono ancora dubbi? ”

Salvatore Esposito, attore: “Ero a Chicago per le riprese di una Serie TV americana e sentivo meno la lontananza ascoltando il vostro programma e guardando il programma del direttore Chiariello.

A Napoli c’è stata un incremento di ragazzi che hanno voluto studiare recitazione grazie a Gomorra, io ho fatto anche masterclass, quindi se con il mio lavoro riesco a salvare un solo ragazzo per me è una grande vittoria. Sono giovane ed ho ancora tanto da imparare, ho fatto film divertenti. Mertens resta? Ci sono ancora dubbi? Non so nulla, ma credo che le cose siano positive.

Non sarei pessimista in questo senso. Io sono per la riconferma di Gattuso, ma non vorrei che venga dimenticato ciò che è successo, ci sono state troppe cose sbagliate. Si è parlato di rifondazione, fine di un ciclo, ma in realtà erano gli stimoli ad essere andati via”.

Chiariello: “A luglio siamo abituati a vedere Mondiali o Europei, mai il campionato. In tutto ciò il Napoli rischia di giocare prima con il Barcellona”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNapoli: “Tagli agli stipendi, il Napoli si attiverà in tal senso. Come ha detto l’avvocato Grassani più che decurtazione bisogna parlare di spalmatura. A luglio siamo abituati a vedere Mondiali o Europei, mai il campionato. In tutto ciò il Napoli rischia di giocare prima con il Barcellona e poi in campionato, una visione piuttosto strabica per questo stato d’emergenza che sta facendo troppi danni”.

sky

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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