Coronavirus, questione vaccino: via ai test sull’uomo, ecco chi lo finanzierà
Una macchina che non smette di lavorare. E’ quella della scienza e della ricerca. La lotta comune, valida per tutto il mondo che sta affrontando la PANDEMIA, è quella della ricerca di un VACCINO.
Un’importante notizia tuttavia viene dagli Stati Uniti: sono iniziati i TEST sull’UOMO, e il vaccino potrebbe essere presto disponibile.
Ecco tutti i dettagli e chi ha FINANZIATO questa importante ricerca.
Nelle scorse settimane aveva fatto il giro del mondo la notizia che la Bill & Melinda Gates Foundation aveva messo sul piatto 100 milioni di dollari per la ricerca contro il Coronavirus: questa grossa somma di denaro doveva servire per finanziare progetti ad ampio raggio come i kit per fare il test in casa e sette nuovi vaccini.
La bella notizia è che uno di questi ha superato i test sugli animali da laboratorio, ed è arrivato alla fase della sperimentazione sugli umani; il nome di questo farmaco sperimentale è Ino-4800, ed è stato sviluppato dall’azienda farmaceutica Inovio.
Nelle prossime settimane verrà testato su 40 volontari che si sono messi a disposizione per la sperimentazione: si tratta di adulti sani, provenienti dalle città di Filadelfia e Kansas City.
Ognuno riceverà due dosi a distanza di quattro settimane e i primi responsi sono previsti per la fine dell’estate. A seguire si passerà agli studi di fase due, alla ricerca di fondi e, se tutto andrà bene, a produrre l’Ino-4800.
“La produzione di un vaccino Covid-19 entro i prossimi 12-18 mesi – commenta Richard Hatchett, Ceo della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) – non è solo una sfida scientifica, ma richiederà anche nuovi livelli di collaborazione e investimenti nell’industria e nel governo. C’è ancora molta strada da percorrere, ma oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante in quel viaggio“.
Questa bella notizia si aggiunge ad un’altra, circolata nei giorni scorsi e che ha visto il nostro Paese impegnato in prima linea: i ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine coordinati dall’italiano Andrea Gambotto e Louis Falo, hanno messo a punto un vaccino-cerotto che rilascia il principio attivo nella pelle.
L’esperimento vaccinale si chiama PittCoVacc ed è una specie di cerotto con 400 microaghi che non entrano profondamente nella pelle e in 2-3 minuti si sciolgono, senza dolore e senza sanguinamento rilasciando l’antigene che scatena la risposta immunitaria.
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