FIFA – Infantino: “A maggio si rinizia? Prima la salute. Calcio in recessione? Si rischia”

contratti scadenza

Infantino: si giocherà quando si potrà senza mettere a rischio la salute di nessuno, salviamo tutti assieme il calcio da una crisi che rischia di essere irreversibile

Gianni Infantino, presidente FIFA, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport nel giorno del suo 50° compleanno ed ha parlato delle misure prese per combattere il coronavirus, del calcio che rischia una crisi irreversibile e di altro.

Quest le sue parole:

SULLA RIPRESA DEI CAMPIONATI

“A maggio si rinizia? Prima la salute. Poi tutto il resto. E il resto, per i dirigenti, significa sperare il meglio ma anche prepararsi al peggio. Senza panico, diciamolo chiaramente: si giocherà quando si potrà senza mettere a rischio la salute di nessuno. Federazioni e leghe siano pronte a seguire le raccomandazioni di governi e Oms”

INFANTINO RINGRAZIA DOTTORI, INFERMIERI ED ALTRI

”Io ringrazio dottori, infermieri e tutti quelli che rischiano la loro vita per salvarne altre. Loro sono eroi. Abbiamo dimostrato spirito di cooperazione e solidarietà con Europa e Sudamerica. Ora pensiamo al calendario delle nazionali. E alle modifiche e alle dispense temporanee per i regolamenti sullo status dei calciatori e i trasferimenti. Per proteggere i contratti e adeguare i periodi di registrazione. Servono misure dure. Ma non c’è scelta. Dovremo tutti fare sacrifici”

IL CALCIO E’ IN RECESSIONE?

”Il calcio è in recessione? Si rischia. Serve una valutazione dell’impatto economico globale. Ora è difficile, non sappiamo quando si torna alla normalità. Ma guardiamo alle opportunità. Possiamo forse riformare il calcio mondiale facendo un passo indietro. Con formati diversi. Meno tornei, ma più interessanti. Forse meno squadre, ma più equilibrate”.

INFANTINO PROPONE: MENO PARTITE PER PROTEGGERE LA SALUTE DEI CALCIATORI

”Meno partite per proteggere la salute dei calciatori, ma più combattute. Non è fantascienza. Quantifichiamo i danni, vediamo come coprirli, facciamo sacrifici – sarà avvantaggiato chi ha gestito la propria “azienda” in modo sano – e ripartiamo. Non da zero, siamo privilegiati. Ma salviamo tutti assieme il calcio da una crisi che rischia di essere irreversibile”. Conclude Infantino.

Infantino

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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