Brescia – Napoli da prendere con le pinze. Lozano giocatore di puro talento

Lozano

Monfrecola, osservatore: Lozano è un giocatore di puro talento, un allenatore esperto come Ancelotti se n’è innamorato, ma è arrivato nella stagione sbagliata

A  ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione  in onda su Radio Punto Nuovo, sono intervenuti vari opinionisti e giornalisti per parlare del Napoli, del prossimo match di campionato che la squadra azzurra disputerà contro il Brescia, di Lozano e di altri argomenti.

Questi i loro interventi riportati da ForzAzzurri.Net:

Zuviría: “Napoli-Barcellona sarà una partita bellissima, nonostante il momento di difficoltà. Crujiff, Messi o Maradona? Conosco Maradona, ma…”

Rafael Zuviría, ex Barcellona: “Credo sarà una bellissima partita, anche se per il Barcellona questo non è un periodo favorevole, dato che non sta vivendo un grandissimo momento. Ciò nonostante, mi aspetto una bella gara, molto combattuta, in uno stadio importante come il San Paolo. Poi in queste partite internazionale l’atmosfera è sempre particolare e c’è grandissimo rispetto tra gli avversari.

E’ uno stadio speciale per qualsiasi argentino, certo. Per noi, quando si pensa al San Paolo, si pensa sempre a Diego. E anche Leo avrà avuto come primo pensiero quello di scendere in campo in uno stadio così particolare, ricco di storia e suggestioni, per una partita che sarà certamente complicata per il Barcellona. Non credo che tutto questo andrà ad influenzare il loro rendimento.

Il Barça resta sempre un grandissimo club, che è abituato a gestire pressioni di questo tipo, anche in casi estremi come questi. Per me, i calciatori non daranno troppe attenzioni alle chiacchiere fuori dal campo. Saranno certamente pronti e concentrati per la gara contro il Napoli. Certo, proprio perché giocano un grande club, i calciatori del Barcellona sono più esposti a voci di questo tipo, ma queste sono cose che succedono da sempre. E da sempre, un calciatore quando scende in campo pensa soltanto alla partita. 

Cruijff, Messi o Maradona? Conosco Maradona da quando ero all’Argentino Jrs, prima di trasferirmi al Barcellona e lui aveva da poco cominciato a giocare a calcio. E’ difficile dare una risposta, comunque. Parliamo di tre epoche completamente diverse: Diego è di una, Johann di un’altra e Leo di un’altra ancora. Per me, se proprio devo scegliere con chi stare in squadra, scelgo Leo o Johan.

Crujiff ha significato tanto nella mia carriera, avevamo ottimi rapporti, e resta un grandissimo onore e privilegio aver diviso il campo con lui, ma apparteneva ad un’epoca completamente diversa. Messi ha raggiunto moltissimi traguardi, riscrivendo anche tanti record e vincendo tantissimo. Il tutto, già in età giovanissima, rispetto a quanto mostrato da Johan o da Diego.Il ricordo più bello che conservo di Maradona è il suo gol all’Inghilterra, nel Mondiale dell’86. Questo è il ricordo più prezioso per noi argentini e tutti lo reputano un Dio da quell’estate messicana.

E’ stato un privilegio aver avuto un amico ed un compagno come Diego. Con Johan, invece, abbiamo vinto tantissime partite insieme. Noi del Barça ci sentivamo orgogliosi di avere uno come lui in squadra, uno che quando ci diceva “Oggi vinciamo”, ci faceva vincere davvero. Quando scendeva in campo, si trasformava in qualcosa che non potevi descrivere. Per me è stato un compagno eccezionale, con il destro e con il sinistro faceva letteralmente quello che voleva, era il pallone che andava dove Johan chiedeva…”.

Santacroce: “Ancelotti ha vissuto una situazione difficile. Brescia-Napoli da prendere con le pinze. Avrei pagato oro per marcare Messi”

Fabiano Santacroce, ex Napoli e Brescia: “Sono stato sfortunato per tanti infortuni subiti. La prima operazione fu sbagliata, da lì poi tutto il susseguirsi. Dipende dal tipo di infortunio che si ha, ma non è semplice come può sembrare.

Purtroppo a me è andata com’è andata, è una questione anche di fortuna. Me la cavavo, stavo andando forte al Napoli, ero anche stato convocato in Nazionale. Difesa a 3? Ho sempre giocato un po’ in tutti i ruoli, in Under 21 giocavo sia da centrale che da terzino in una difesa a 4. In una difesa a 3 fatta bene puoi avere quel tipo di giocatore che segua l’uomo anche negli spogliatoi.

Sono un grande estimatore della difesa a 3 fatta bene, ha i suoi lati positivi, ma anche quelli negativi se fatta male. Vicino alla Primavera del Napoli? Non penso di allenare, non ancora, voglio togliermi qualche altra soddisfazione. Su Ancelotti dico che sarebbe stato difficile far bene per molti allenatori in quelle condizioni. Se togli persone importanti durante l’anno, diventa difficile e mentalmente molti non erano collegati distratti dalle voci di mercato.

Atalanta? Mi è piaciuta tantissimo. Gasperini ha questo modo di giocare costruendosi una squadra perfetta. Gli anni passati riusciva a farlo, ma magari nel secondo tempo si sarebbero stancati, quest’anno corrono dal 1′ al 90′.

Brescia-Napoli? Partita da prendere con le pinze, soprattuto prima della partita col Barcellona. Brescia è una squadra giovane con buoni elementi, bisogna stare attenti. Marcare Messi? Avrei pagato tantissimo per farlo, è un rimpianto che ho non averlo fatto, ma avrei sofferto parecchio”.

Chiariello: “Non esiste un sistema di gioco migliore di un altro, ma ne esiste uno che valorizza i suoi interpreti”

Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “Volendo riprendere la riflessione sui sistemi di gioco del calcio europeo, lo spettacolo che ha dato l’Atalanta è di altissimo livello, ma il gol che ha preso sul 4-0 non lascia sereni.

Il Valencia è una squadra tatticamente spregiudicata, in attacco può far male. Non esiste un sistema di gioco migliore di un altro, quello perfetto, ma ne esiste uno che valorizza i suoi interpreti. Il miglior allenatore non è colui che impone il suo gioco, ma che si adatta ai giocatori che ha. Conte è chiamato a dimostrare una dimensione Europea, Sarri a fare un gioco che non ha mai fatto e Fonseca è chiamato ad uscire da un ciclone”.

Borghi: “Stanno venendo alla luce tutte quelle difficoltà che il Barça attraversa da inizio stagione. Messi o Maradona? Impossibile comparare due epoche diverse”

Stefano Borghi, DAZN: “Barcellona? Stanno venendo alla luce tutte quelle difficoltà che il Barça attraversa dall’inizio di stagione. Ci sono questi bollori sotterranei, più o meno controllati, ma adesso non c’è più nulla di controllabile: la bomba è esplosa e ciò avrà dei riverberi importanti sulla stagione.

Puoi avere i migliori giocatori, l’allenatore che ti porta lo stile adatto alla rosa, ma se la società non è salda al comando, se ci sono crepe, prima o poi il conto viene presentato. Detto questo il Barcellona domenica scorsa ha vinto una partita difficile contro il Getafe.

Il Presidente è delegittimato, la squadra è contro la società, ci sono spaccature nel club, ma la squadra fa comunque paura. Messi lascia il Barcellona? Credo di no. Il giorno che mi sveglio e leggo che Messi è andato via dal Barcellona, dovrei rileggerlo perché non ci crederei. E’ vero che ci sono malumori, ma mi riesce difficile pensare che Messi lascerà il Barcellona.

Vorrei vedere Messi giocare per sempre. Se vincesse il Mondiale, supererebbe Maradona? In maniera diplomatica dico che non trovo possibile comparare giocatori di epoche diverse. Il mito di Di Stefano è superiore a tutti quanti o forte Valentino Mazzola, Pelé, Crujiff, tutti questi giocatori. La magia ed i momenti che mi ha regalato Messi ce li ho attaccati addosso”.

Monfrecola: “Lozano è un giocatore di puro talento: questi i tre motivi per lo scarso rendimento”

Alessandro Monfrecola, osservatore: “Lozano è un giocatore di puro talento, un allenatore esperto come Ancelotti se n’è innamorato, ma è arrivato nella stagione sbagliata.

Stanno giocando tutti male, anche se Gattuso sta facendo un ottimo lavoro, ma faccio l’esempio di Koulibaly: non è quello che tutti ricordiamo. Ancelotti continuava a farlo giocare in un ruolo non suo, da punta, ma anche la stessa preparazione atletica, non mi sembrava adatta al giocatore. Se poi mettiamo delle aspettative enormi per quanto è stato pagato, è normale che al primo passaggio sbagliato venga criticato.

Da Ancelotti non è stato utilizzato in maniera adeguata, l’ha messo sempre, anche quando non era in forma ed il pubblico napoletano non ha visto il miglior Lozano. Ancora in tempo per recuperare? Secondo me andava utilizzato come contro la Juve, in cui è stato uno degli artefici della rimonta. Quando dopo 7-8 partite era pronto, lo si faceva giocare dall’inizio, ma visto il costo è stato impiegato dal 1′, è stato in questo l’errore.

In Europa può fare molto bene, così come ha fatto in Olanda e può fare anche in Italia, un impiego diverso avrebbe potuto velocizzarne l’esplosione. Gattuso l’ha delegato sulla fascia sinistra dove abbiamo Insigne che si è ripreso alla grande ed un vice che è Elmas. Ci è rimasta la semifinale in Coppa, la partita di Champions contro il Barcellona, difficilmente lo vedremo: dovrà essere bravo lui a ricavarsi un piccolo spazio. Lozano oltre ad essere forte, ha le caratteristiche per giocare in Europa ed in Italia”.

Cagni: “Gestione Cellino incomprensibile. Gattuso continua a parlare di concentrazione, cattiveria: non è di questo che deve parlare un allenatore. Il problema dei calciatori di oggi è la mancanza di personalità”

Luigi Cagni, ex Brescia: “Il Brescia sta male, la gestione Cellino di quest’anno è stata sbagliata, nonostante sia un grande presidente. Troppi allenatori, ma al di là delle scelti, mandi via Corini per un allenatore inesperto, una scelta capita solo da lui. Sicuramente le percentuali di colpe vanno divise.

Un allenatore non deve dare carica agonistiaca, la determinazione ad un giocatore, tu sei un professionista. Che Gattuso debba parlare tutti i giorni di essere concentrati, cattivi… un allenatore non deve parlare di queste cose. Il Brescia ha delle qualità, ma è inesperta e sta pagando quello.

Doppio impegno complicato? Se non hai l’esperienza puoi fare degli errori, è capitato anche a me. Devi fare le cose che ti senti di fare, di cui sei convinto e vedere cosa succede: è da lì che cresce un allenatore, con esperienze soprattutto negative. Magari il Brescia riuscirà a far bene, lo spero, ma il Napoli è una squadra tecnicamente superiore, se gioca da Napoli per il Brescia non c’è molto da fare.

Se Gattuso ha un pregio è quello di essere sincero, non si nasconde mai dietro nulla, lo fa vivere sereno. Affronti le cose consapevole della verità. Ancelotti ha detto qualche bugia? E’ stato probabilmente costretto, perché le cose non hanno funzionato come ha detto. Ha dato un giudizio sulla squadra ed era convinto di avere una grande squadra, quando ha visto che non era così, ha perso convinzione e si è visto anche in campo. Il problema dei calciatori di oggi è la mancanza di personalità”.

Chiariello: “Accuso voi tifosotti che continuate a chiamare Aurelio “pappone”. Fate le persone serie e cercate di capire che il calcio è un’altra cosa”

Chiariello, giornalista, con il suo EditoNapoli: “Popolo tifoso napoletano, è il momento di un po’ di autocritica. Accuso voi tifosotti, vi rendete conto che innegiate l’Atalanta? Oggi state tutti inveendo contro Koulibaly, fino a ieri salvatore della patria, anche da infrotunato doveva scendere in campo. Se De Laurentiis avesse venduto Allan e Koulibaly l’estate scorsa, oggi cosa dovremmo dire? Ex post si fanno le analisi e si vedono i risultati: i due sono inesistenti questa stagione. I giocatori quando sono contro voglia meglio monetizzarli, ma poi diventa pappone. Atletico Madrid e Borussia Dortmund, sono modelli, ma nei top club si arriva per non andare via, ma per scrivere la storia. Noi non siamo l’Atalanta o l’Udinese, smettetela di chiamarlo pappone, fate le persone serie e cercate di capire che il calcio è un’altra cosa”.

Cosentino: “Ci è arrivato uno schiaffo con 70 euro di biglietto, come fosse un dispetto. Domenica saremo allo stadio col Torino. A De Laurentiis non abbiamo mai chiesto niente”

Alessandro Cosentino, leader Curva B: “Sappiamo benissimo dell’importanza della partita contro il Barcellona che molti hanno sognato di vedere al San Paolo. Veniamo da mesi di protesta per il regolamento d’uso, dopo mesi abbiamo avuto uno pseudo accordo nel massimo rispetto delle autorità e responsabili dello stadio e siamo tornati in gradinata.

Ci è arrivato uno schiaffo con 70 euro di biglietto: la nostra è una protesta logica. Siamo tutti ragazzi che fanno sacrifici incredibili per seguire la propria squadra, senza mai basare a spese e costi. Abbiamo pensato che non è giusto, ci è sembrata una sfida, un dispetto da parte della società nei nostri riguardi, come per dire “L’avete avuta vinta, ma comandiamo noi”.

Non è per i 70 euro, non mi devono rispondere che altrove pagano 80 euro per la curva, perché conosciamo bene le problematiche del ceto medio basso che abbiamo in Campania. Domenica saremo allo stadio, col Torino ci saremo. Ad oggi ho cercato in tutte le maniere di tenere calme le teste più calde, per amore di questa città, squadra e gradoni.

Ho provato a sopperire a tante cose sbagliate della società, siamo stati di un buonismo unico. Volevamo vincere, che le nuove generazioni potessero rivivere delle gioie. Da quando De Laurentiis è qui, nessuno si è mai permesso di andargli a chiedere nulla, a differenza di quando, qui, nacque il tifoso a pagamento. Il signor De Laurentiis ha avuto la fortuna di avere a che fare con persone oneste, ma non c’è mai stata la volontà di porsi in una certa maniera nei nostri confronti, da parte di nessuno”.

Milan Napoli

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Vincenzo Vitiello

Giornalista --- Vice Direttore

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